Diamante, caso botulino. Individuato l’alimento sospetto

Dopo giorni di indagini e incertezza, l’Istituto Superiore di Sanità ha finalmente individuato l’alimento che potrebbe aver causato i casi di botulismo a Diamante, in provincia di Cosenza. L’ingrediente sospettato è una conserva vegetale: i Friarielli alla napoletana sott’olio.

Il richiamo dei lotti a livello nazionale

L’annuncio è stato dato dall’Istituto Superiore di Sanità dopo un’indagine durata tre giorni, ma il ritiro dal commercio è scattato solo questa mattina. Si tratta di un richiamo nazionale che riguarda quattro lotti di confezioni da 1 kg, destinate principalmente al mercato della ristorazione e dei food truck. La motivazione ufficiale indicata per il ritiro è “Sospetto rischio contaminazione botulino”.

L’azienda produttrice è la Ciro Velleca Srl di Amura Stefano, con sede a Scafati (Salerno). I prodotti richiamati sono commercializzati con due marchi: Vittoria e Bel Sapore.

I lotti sotto osservazione

I lotti interessati sono i seguenti:
* Marchio Vittoria:
* Lotto 290425, scadenza 29 aprile 2028
* Lotto 280325, scadenza 28 marzo 2028
* Marchio Bel Sapore:
* Lotto 280325, scadenza 20 marzo 2028
* Lotto 060325, scadenza 6 marzo 2028.

La svolta nelle indagini

La nuova scoperta sui friarielli dovrebbe dare una svolta decisiva alle indagini,  concentrando l’attenzione su un prodotto derivato che – sempre a base di broccoli -, dal punto di vista scientifico, rappresenta una potenziale fonte di contaminazione da botulino. Le conserve vegetali non acide come i friarielli sott’olio, se non preparate e conservate correttamente, offrono infatti un ambiente ideale per lo sviluppo della tossina botulinica.

BROCCOLI DI RAPA E FRIARIELLI VENGONO DALLA STESSA PIANTA 

I due decessi per intossicazione da botulino a Diamante e i numerosi ricoveri sono stati provocati dai friarielli alla napoletana, che sono a tutti gli effetti broccoli di rapa e quindi confermano le prime indicazioni che erano arrivate agli addetti ai lavori nell’immediatezza dei fatti.

Sfatiamo un mito fra broccoli di rapa e friarielli
Praticamente è la stessa pianta: il primo raccolto che viene tagliato sono le cime di rapa poi spigano e abbiamo e broccoli e rap… dopo questa raccolta arrivano i cosiddetti friarielli perché nel frattempo la piantina è diventata più grande e forte e tira fuori dallo stelo tanti germogli, ovvero e friariell, che sono piccoli e teneri e si possono fare con la salsiccia scuptiat con aglio e peperoncino senza scaldarli sono un po’ amarognoli ma sono squisiti … In tanti ne vanno ghiotti soprattutto in Campania.

I broccoli di rapa o cime di rapa coltivati in Campania sono detti “friarielli”, perché fritti in padella, con aglio olio e peperoncino, grazie al loro caratteristico sapore amarognolo e all’inconfondibile profumo che sprigionano, rappresentano il contorno immancabile per molti piatti invernali, come le salsicce, la carne di maiale o la provola, fresca o alla brace. Sono coltivati tutto l’anno ed in tutta la regione, anche se quelli migliori si trovano in commercio dal tardo autunno al principio della primavera; dei friarielli si consumano le foglie più tenere, che, negli ultimi anni, vengono usate anche come ingrediente per nuove ricette, come pizze rustiche o particolari sughi per la pasta.