Diamante, i costruttori scelgono Achille Ordine … per ora
Si è infiammata la campagna elettorale diamantese, dopo un inizio lento. Negli ultimi comizi a suon battente fra Diamante e la piccola frazione di Cirella, sono volate parole grosse verso i candidati delle due liste partite dall’avvocato Liserre della lista di Ordine, parole che hanno acceso la campagna elettorale e che adesso fanno riempire le piazze di tutti e tre i candidati per sentire le risposte. Ma dietro al folklore delle parole dette si nascondono gli interessi, l’economia e il danaro.
Don Magorno non si fa vedere: è a Roma nel suo esilio dorato, ha lasciato allo sbaraglio il nipote Luigi Cavalcanti nella lista di Pino Pascale affidandone la campagna elettorale ai suoi ultimi fedeli rimasti, che pur non candidati salgono sul palco per farsi notare e far capire a chi votare. L’unico interesse rimasto a Don Magorno è la ristrutturazione dell’Hotel Aci a Cirella, un affare da dieci milioni di euro sul quale hanno messo gli occhi anche i suoi amici renziani, i famigerati iGreco di Terravecchia ma operativi a Cosenza, e che su Cirella hanno già acquistato un hotel (quello dei Morrone) e che in un comizio Pino Pascale ha garantito di voler approvare con la solita attenuante dei posti di lavoro e del turismo.
Posti di lavoro che rivendicano anche per il Mc Donald’s che dovrebbe sorgere proprio a fianco della Conad e davanti la famosa illegittima rotondina e che viene contrastato dai mazziatori Biagio e Mariano Casella, quest’ultimo candidato nella lista di Ordine.
Proprio Mariano Casella, ex cognato di Don Magorno, ha parlato di lavoro e di corsi di formazione per i giovani quando tutti sanno come vengono trattati i giovani assunti nella sua Conad con contratti di due o tre mesi e buste paga false. Ai comizi di Ordine sono venuti fuori allo scoperto i costruttori o se preferite i palazzinari. Primo fra tutti l’architetto Savarese quello che ha creato la lista di Ordine e lo stesso Ordine ovviamente. Lo volle avvocato del contenzioso sul porto quando era consigliere comunale di minoranza assieme a Pino Pascale, all’epoca in cui era sindaco Gaetano Sollazzo, che dopo la rottura con il gruppo di Don Magorno (allora consigliere era la sua ex moglie Francesca Casella), passò nella maggioranza fino a farlo cadere per sfiducia. Un opportunista di prim’ordine che creò la figura di Achille Ordine e che voleva alle ultime elezioni al posto di Don Magorno suo cugino…
L’operazione gli fallì ma appoggiò ugualmente Don Magorno, che per riconoscenza lo nominò delegato all’urbanistica, quasi come assegnare a Dracula la sede… dell’Avis. Consulente all’urbanistica per Savarese volle dire l’accesso agli uffici comunali e al controllo dei richiedenti le licenze edilizie, che se non rientravano nella sua cerchia faceva bocciare o rimandare nell’approvazione.
Dopo settimane di silenzio, eccolo adesso ai comizi di Ordine per rivendicarne l’appartenenza. Con lui anche Bernardo Riente, suo collega nelle speculazioni edili e proprietario di quattro lidi a Cirella che gestisce come meglio crede chiudendo spiagge libere e impedendone l’accesso a turisti e residenti. Lo ha detto Pino Pascale in un suo comizio che Riente si appropria di spiagge e anche del terreno del vecchio campo sportivo di Cirella che guarda caso si trova proprio di fronte al famoso Palestrone dell’architetto Savarese, ancora non completamente condonato come struttura turistica. E Riente è proprietario di magazzini e garage proprio sotto il Palestrone e proprio davanti i suoi lidi.
Insomma, interessi milionari in gioco che Achille Ordine dovrebbe esaudire. Ma anche l’ex sindaco Gaetano Sollazzo, ras incontrastato di Cirella si trova in quella lista ad appoggiare, così come Don Magorno nella lista di Pino Pascale, il proprio nipote Simone Sollazzo. Interessi che stanno convergendo e che spingono altri costruttori meno visibili ad essere vicino ad Achille Ordine.
L’unico che si è tenuto lontano da loro è il costruttore Lombardi, rimasto fedele a Pino Pascale. Pensa di essere sul cavallo giusto e punta ad avere l’approvazione di un suo mega progetto nelle vicinanze del cimitero di Cirella e delle aree archeologiche dei ruderi. Un progetto che comprende un mega albergo e ville che stravolgerebbero definitivamente il paesaggio e che ha visto già le opposizioni degli ecologisti di Italia Nostra. Vedremo fra pochi giorni cosa deciderà il popolo diamantese e cirellese: se continuare nella stessa politica intrecciata da Don Magorno o se cambiare senza cambiare niente con Achille Ordine.
Ma i costruttori ben sanno come vanno le cose a Diamante e sono pronti a cambiare cavallo anche l’ultima notte se vedono che i conti elettorali non tornano e se Achille Ordine non sarà stato capace di raccogliere consensi. A garantire il trasloco come ha sempre fatto sarà Don Magorno che su queste tresche non lo frega nessuno. E così alla fine a contendersi lo scranno del comune saranno i due fratelli Pascale, dicono i soliti bene informati…









