La lunga notte del soldato (Don) Magorno
Don Magorno ancora non si è ripreso dall’esclusione del suo paese, da Capitale della Cultura 2024 che improvvisamente si è trovato nella serata di ieri sera in un incubo, quello di una sparatoria in un bar del lungomare del paese. A farne le spese il titolare del bar, che dopo una rissa ancora non ben chiarita, si è trovato ferito da numerosi colpi di arma da fuoco e ora si trova ricoverato nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, per fortuna sembra non in pericolo di vita.
Ma ad essere colpita da quei colpi è stata anche la traballante giunta di Don Magorno, oltre che lui stesso, che ad un anno e mezzo dalle elezioni comunali annaspa senza una via d’uscita, anche grazie alla completa assenza di Don Magorno eternamente in campagna elettorale ora per la presidenza della Regione, poi per quella della Provincia, infine a destra al servizio del nuovo governatore Occhiuto.
In un patetico comunicato stampa fatto nella serata di ieri leggiamo di un suo grido (Ora basta!)e una chiamata alle istituzioni nella mattinata di oggi. Chiama tutti Don Magorno, dai preti, ai dirigenti scolastici, agli altri sindaci della costa, invocando una crociata non si sa bene contro chi.
Per fortuna su Internet le cose restano e spulciando sui precedenti avvenimenti delittuosi di questo sfortunato paese, vengono fuori le sue posizioni contro l’allora sindaco Sollazzo, a seguito dell’omicidio di Francesco Augeri, avvenuto nel 2018, in piena notte e in piena estate con migliaia e migliaia di turisti. Allora Don Magorno non si mise a disposizione delle autorità, ma fece subito un’interrogazione parlamentare, pretese la convocazione a Cosenza dal prefetto del sindaco Sollazzo, chiese a più riprese le sue dimissioni, adducendo l’incapacità di quella amministrazione a gestire l’ordine pubblico.
Poi è arrivato lui, lo sceriffo del miglior film western e le risse e le sparatorie non solo non sono finite, ma sono aumentate. Da una parte il bastone dall’altra la carota. Col bastone ha bastonato i cittadini in difficoltà economiche, ha distrutto il piccolo commercio a favore della grande distribuzione, la Conad del suocero in primis – dove oggi grazie alle sue amicizie con la dirigente dell’Asl Riccetti (quella che favorì l’ex sindaco di Scalea Licursi ad assentarsi dal lavoro per andare dalla sua amante) – ci sarà un tragicomico Vax Day (prima ti vaccini e poi fai la spesa è lo slogan !), ha tartassato i cittadini con tasse e super tasse per fare cassa da distribuire ai suoi amici del Giglio Magico.
38mila euro per la moglie dell’amico del cuore Paride Leporace, 5000 euro per il consigliere De Lorenzo di Praia a Mare per la fantomatica Bandiera Blu, altri 40 mila euro per l’inesistente Festival del peperoncino, 30/ 40 mila euro per le luminarie donati chissà a chi, e migliaia di euro per De Summa rinviato a giudizio per la gestione del depuratore e dell’ impianto fognario assieme a Torrano capo dell’Ufficio tecnico del suo Comune.
Un esempio di legalità, non c’è che dire! Un paese senza una guida è un paese allo sbando che vive alla giornata, di effimero principalmente, di luminarie e di Capitale della Cultura, e di un porto diventato una giungla, con le scuole chiuse e aperte ad intermittenza secondo i suoi intendimenti, gettando i ragazzi per strada per lamentarsi dopo del degrado esistente nel paese dove gli episodi di vandalismo, secondo i suoi comunicati, sono sempre di più.
Chi parlerà oggi di ordine pubblico saranno l’assessore all’Istruzione Francesca Amoroso, indagata e in attesa dell’appello per le sue sconcertanti intercettazioni di corruzione, o lui stesso, certamente indagato per la questione De Summa e protetto dalle leggi del Parlamento e dal suo essere membro del Copasir… E cosa mai potranno decidere? I bar sono già chiusi dalle 21 in poi e molti di questi restano chiusi tutta la giornata, ed i giovani costretti ad andare in altri paesi per trovare un po’ di svago, la scuola è già chiusa di per sé senza un reale motivo, tutte le attività museali e archeologiche sono abbandonate a se stesse, la stragrande maggioranza dei negozi sono chiusi (ricordate tutti il clamore della sua ennesima ordinanza sull’impossibilità di chiudere i negozi a fine agosto pena il ritiro della licenza?), la guardia medica è chiusa da mesi e i cittadini ne reclamano l’apertura attraverso raccolte di firme, sul lungomare, sempre sporco, la sera girano come zombie solo pochissimi cittadini, e ieri sera tutti in fuga al sentire gli spari, quindi che cosa deve fare ancora?
Forse incrementerà l’unica attività di ordine pubblico in corso da mesi: controllare alle poste i pensionati se hanno il green pass, i negozianti se si sono vaccinati costringendoli a tamponi in continuazione, oppure fermare la gente per strada senza mascherina e multare le automobili in sosta o di passaggio sulla variante. Ma forse una speranza ci sarebbe: la dignità di lasciare liberi i cittadini dimettendosi prima di affogare nella sua stessa melma. A futura memoria.