L’estate farlocca di don Magorno
Bisogna dire che la gente a Diamante c’è stata ed anche tanta, ma è come se fossero entrati tutti in un trappolone, specie i giovani che pensavano di potersi divertire come ogni anno hanno fatto. Il sindaco senatore, il famoso don Ernesto Magorno, ha fatto due pesi e due misure su tutto. Prima ha dimostrato di essere una specie di De Luca calabrese, chiudendo tutto ciò che c’era da chiudere, minacciando fuoco e fiamme a chi avesse trasgredito le sue ordinanze, rassicurando tutti di avere la situazione sotto controllo, poi piano piano sollecitato da commercianti, albergatori e ristoratori, ha aperto tutto ciò che c’era da aprire noncurante dei pericoli.
Prima ha detto che i ristoranti avrebbero dovuto rispettare rigide regole, basta leggere se avete pazienza le sue ordinanze, poi questi hanno fatto carne da macello, con tavoli attaccati l’uno all’altro, con concessioni di suolo a non finire, attraversamenti della strada senza coprire il cibo, con tavoli posti sotto terrazze e balconi, il contrario di quanto scritto nelle ordinanze.
Uguale nei lidi, gente ammassata l’una sull’altra, bar e servizio ai tavoli senza alcuna precauzione. Una signora è stata cacciata da un lido perché aveva protestato per l’assenza dell’uso di mascherine, e altre storie simili le abbiamo lette su tante pagine di facebook e non ci inventiamo niente.
La movida diamantese e le discoteche sono state fatte aprire e poi fatte chiudere, dopo che i gestori avevano speso soldi e assunto persone. Il gestore della “Vecchia Fattoria”, storica discoteca al confine fra Belvedere e Diamante, ne ha dette di tutti i colori contro i provvedimenti di chiusura. Ma il guaio era stato fatto ed i giovani che si trovavano oramai in questa trappola, la notte vagavano per le vie del paese alla ricerca di bar aperti e di spazi dove appartarsi. Le spiagge sono stati luoghi dove si sono ammassati liberamente. Bastava mettersi la mattina presto sul vecchio ponte del paese per vederli ritirarsi alle proprie case in mandrie senza pastori.
E proprio riguardo alle masse incontrollate di giovani, viene da rivedere l’ordinanza che metteva in discussione le abitabilità delle seconde case. Anche in questo caso, non ci sono stati i controlli necessari, né sugli affitti né sui garage e magazzini trasformati in mini appartamenti senza alcuna autorizzazione comunale. Ma cosa ci si poteva aspettare se lo stesso vicesindaco, Giuseppe Pascale, il grande vice sceriffo, ha trasformato vecchi garage posti a piano terra e direttamente sulla strada, in un B&B a 80 euro a notte? Vedere per credere.
E parliamo del mare, il sindaco Magorno lo ha difeso a spada tratta, ma quest’anno, si è guardato bene dal berlo in diretta come ha fatto lo scorso anno. Il mare quest’anno su tutta la costa tirrenica, non solo a Diamante è stato pulito ma a giorni alterni. Un giorno era sporco per la mucillagine, un altro per le bollicine, un altro ancora per la schiumetta, un altro per la fogna scoppiata, un altro per la monnezza galleggiante. Il turista arrivato qui per un mese, avrà avuto cinque sei giorni di mare pulito. E il sindaco sceriffo invece di gridare ai quattro venti la mancanza di controlli sui depuratori, gli scarichi abusivi, gli autospurgo, se l’è presa con quei turisti che postavano foto delle acque sporche denominandoli in tutte le salse.
Poi le risse continue nel paese fatte da balordi e fatte passare dal sindaco come un attacco premeditato contro il paese, suscitando egli stesso allarmismi. Una cosa è dire la verità che trattasi di normali zuffe che avvengono in tutti i paesi estivi, basta vedere la cronaca per leggere di risse avvenute a Scalea, Fuscaldo, Rogliano, Amantea, un’altra che trattasi di un disegno criminoso, da parte dei cartelli delle droghe che controllano lo spaccio nelle discoteche. Si mette paura inutilmente così.
Ed ecco il colpo finale: la mancanza dell’acqua per diversi giorni e poi l’arrivo di questa ma non potabile. Ad oggi non si sa se l’acqua si può bere o meno, ma i bar continuano ad essere aperti ed a servire caffè e bevande a base di acqua. Il sindaco Magorno è comunque soddisfatto e dalle sue pagine faceboock spara bordate a chiunque non si allinei al suo pensiero: a Diamante è tutto perfetto, basta prendere la pillola giusta come in Matrix !
Un turista cosentino con casa a Diamante da 30 anni