Lo sapete che a Diamante per lavorare in un determinato lido 12 ore al giorno per un mese alla fine ti danno 650 euro e ti rubano pure le mance?
Lo sapete che la paga era fissata a 800 euro, ma siccome per il maltempo hanno chiuso 5 giorni prima, dalla paga sono stati tolti 150 euro?
Lo sapete che il vitto previsto era una pasta al sugo il giorno e un panino la sera?
Lo sapete che sono gli stessi imprenditoricchi malavitosi di merda che se la prendevano con il reddito di cittadinanza?
Questo è quello che è successo ad una lavoratrice stagionale che si è vista negare, dopo tanto lavoro e tanta umiliazione subita, ciò che gli spettava. Che poi è la stessa storia di tanti lavoratori stagionali e non, sfruttati, vrusciati, imbrogliati, e derubati dai soliti personaggi che la politica degli intrallazzi continua a definire “imprenditori” che creano lavoro. Come no: lavoro nero, sfruttato e sottopagato. Gli stessi imprenditori che tanto si sono battuti, appoggiati da questo governo infame al servizio dei potenti e dei padroni, per l’abolizione del reddito di cittadinanza, colpevole, secondo loro, di invogliare i lavoratori a disertare il lavoro per restare comodamente seduti sul divano a non fare niente.
Ora la verità è sotto gli occhi di tutti: è di schiavi che hanno bisogno, non di lavoratori. E l’obiettivo è stato raggiunto con la complicità di tutti quelli, per lo più poveri lavoratori sfruttati che non avuto accesso al RdC, che hanno sostenuto il ritorno alla schiavitù. Saranno contenti di aver contribuito, strumentalizzati da politici corrotti e imprenditori/prenditori, a ripristinare l’ordine classista che tanto piace ai loro padroni: i poveri devono restare poveri, anche quando lavorano, e i ricchi devono diventare sempre più ricchi sulle fatiche e i sacrifici degli sfruttati. Un bel risultato che sono riusciti ad ottenere creando la solita “guerra tra poveri”, dove a vincere sono sempre i padroni. E così è finita. L’augurio che rivolgiamo a questi personaggi ammanicati con la politica ladrona che si spacciano per imprenditori, ora che il loro piano è riuscito, è quello di trovarsi nelle stesse condizioni degli sfruttati e di essere costretti a vivere con 650 euro al mese perchè “chi si arricchisce con le lacrime degli altri non potrà mai piangere di felicità.” E che la felicità non possa mai essere con loro.