Discariche abusive a Rovito, la procura smaschera le bugie del sindaco

Dello sversamento illegale del fresato d’asfalto, in aree di pertinenza pubblica nel comune di Rovito, derivante dai lavori di rifacimento stradale effettuati lungo la Strada Statale 107 Silana-Crotonese, ne avevamo parlato il 31 agosto: http://www.iacchite.com/rovito-bitume-della-ss-107-utilizzato-asfaltare-parcheggio-del-ristorante-del-vicesindaco/

Lo avevamo scritto che quei cumuli di catrame non potevano essere a “norma”. Qualcuno pensava di farla franca, oltre ad utilizzare tale materiale per “asfaltare” il parcheggio di qualche ristorante. Ma purtroppo per loro il nostro articolo deve aver suscitato l’interesse di Spagnuolo e della Manzini che da questo punto di vista risultano attivi. Evidentemente amano la natura. Infatti la Manzini l’unica cosa che è riuscita a fare da quando è aggiunto a Cosenza, è stata quella di sequestrare discariche abusive e impianti di depurazione non funzionanti. Bisogna dire che su questo versante la procura si dà da fare.

Così la Manzini ha mandato i carabinieri forestali a dare una occhiata e, dopo aver effettuato tutti i dovuti accertamenti, hanno sequestrato le tre aree denunciando il sindaco, le ditte che hanno effettuato i lavori e il deposito illegale dei rifiuti per “gestione illecita di rifiuti”. Infatti il fresato d’asfalto rientra nella categoria dei rifiuti speciali da smaltire in discariche autorizzate.

La notizia del sequestro delle discariche abusive in località “Pianette” e “Cozzo”,  è stata tenuta volutamente nascosta dal sindaco Felice D’Alessandro e dal suo vice Luigi Maringolo, con la speranza che nessuno se ne accorgesse. Infatti fino a che non è arrivata la velina della procura nelle redazioni, l’omertà in paese sul sequestro delle discariche abusive, regnava sovrana.

Anche l’opposizione è rimasta silente. L’hanno tenuta nascosta perché il sindaco dopo il nostro articolo del 31 agosto era andato su tutte le furie, e aveva annunciato a tutto il paese che avrebbe denunciato Iacchite’ e l’estensore dell’articolo: secondo lui avevamo scritto il falso.

Diceva che lo stoccaggio del fresato d’asfalto era avvenuto seguendo tutte le regole. Oggi sappiamo che non è così e che il sindaco in barba a tutte le regole e al rispetto che deve più di tutti gli altri al paese, aveva creato delle vere e proprie discariche illegali nel suo territorio. Senza tener minimamente conto della salute dei cittadini e dell’ambiente che dovrebbe, lui più di ogni altro, preservare. Il solito politico che predica bene e razzola male. Di giorno si dice per la trasparenza e la legalità, e di notte sversa rifiuti pericolosi nel proprio paese a dispetto di tutti. Si dice ambientalista nei convegni, e poi fa respirare la polvere d’asfalto ai suoi concittadini. Insomma D’Alessandro è la rappresentazione plastica del politico bugiardo ed imbroglione (nel senso che imbroglia la gente non dicendo il vero), quello che dice di fare una cosa e poi fa l’esatto contrario.

Restiamo comunque in attesa della denuncia.