Non c’è più dubbio: il “percorso” politico di Mario Occhiuto si avvia alla conclusione. La sua stella politica sta per tramontare. Nessuno è più disposto a scommettere su di lui. Tranne quel che gli resta del suo stretto cerchio magico. Personaggi per lo più privi, oramai, di qualsivoglia appeal politico. Come Jole Santelli che, evidentemente, ha fatto il suo tempo. O come i fratelli Granata, che del doppiogioco hanno fatto la loro bandiera. Gente che elettoralmente, ma anche umanamente, non vale niente.
Lo hanno abbandonato tutti i pezzotti: Berlusconi, Salvini, Meloni, e in Calabria tre quarti di quello che rimane di Forza Italia. Senza contare i tanti clienti che non ricevendo più “remunerazione” saranno “costretti” a lavorare per altri padroni, portandosi dietro i famigerati pacchetti di voto. Un dramma!
In queste condizioni affrontare una campagna elettorale diventa difficile: le possibilità di riuscire ad essere eletto anche solo consigliere regionale sono veramente scarse. E questo Mario lo sa. Del resto se analizziamo i suoi sostenitori il conto è presto fatto: ma cosa può portare in termini di voti una lista capeggiata dalla Catizone, o da qualche altro suo prestanome? Niente di niente. Senza contare che non vediamo l’ora di capire chi dei suoi attuali consiglieri di maggioranza si schiererà con lui con tanto di lista. Qui ne vedremo delle belle.
Ma non c’è solo l’aspetto politico a preoccuparlo, e scusate se è poco, quello che più di ogni altra cosa lo preoccupa è l’aspetto economico: come farà adesso che il Comune di Cosenza è commissariato, a trovare le economie per affrontare una campagna elettorale a livello regionale? Una tragedia. Siamo curiosi di leggere la provenienza dei fondi che userà per la sua campagna elettorale.
In tutto questo Mario ha preparato, checchè ne dica quel Frà Gaudenzio di suo fratello, un piano B. Del resto è costretto a sperimentarle tutte, non può permettersi di restare fuori dalla politica, le conseguenze per lui sarebbero devastanti. Ed è per questo che da tempo Mario ha avviato una sotterranea comunicazione con don Magorno, passato da poco, armi e bagagli, nelle file di Renzi. Don Magorno, come Mario Occhiuto, ha molti scheletri nell’armadio, e come Mario sa bene che solo una buona copertura politica a certi livelli può garantirgli una sicura tranquillità rispetto “all’insabbiamento” di diversi procedimenti penali curati dalla Dda di Catanzaro, dove, entrambi, risultano chiamati in causa per la loro vicinanza a boss della ‘ndrangheta. Pentiti e intercettazioni dei Ros provano la loro complicità.
Una situazione che li pone nella stessa barca. Infatti don Magorno ha proposto a Mario di passare con Renzi, che allo stato è l’unico disponibile ad arruolare nelle proprie file indagati e corrotti provenienti dagli altri partiti. E questo perché Renzi si è detto disponibile ad affrontare una seria battaglia contro i pm che indagano sugli amici degli amici, e sui suoi familiari. Renzi vuole costruire un grande partito dei perseguitati ingiustamente dai pm, ed è per questo che ha bisogno di martiri come Occhiuto, che come si sa è un perseguitato dalla mala giustizia. Un progetto quello di Renzi che ha fatto subito breccia nel cuore di Mario che si è detto disponibile a fare il passo.
L’accordo tra Magorno e Occhiuto è già stato siglato, ora restano solo gli atti formali che sono stati demandati alla Carfagna, che come Mario ha deciso di passare con Renzi.
Insomma Mario se potesse, pur di salvarsi, sarebbe disposto ad allearsi anche con il diavolo che poi non è tanto diverso da loro… e questo la dice lunga sulla sua disperazione.