«È stata una vera e propria esecuzione». Lo ha detto il procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla, commentando l’uccisione di Edda Costabile 77 anni, e della figlia Ida Attanasio, di 52, raggiunte da otto colpi d’arma da fuoco all’interno del cimitero di san Lorenzo del Vallo.
«Chi ha visto parli, collabori con le forze dell’ordine anche in forma anonima». Il procuratore capo, ha dunque lanciato un appello alla comunità per fare luce sull’intera vicenda.
«Nel cimitero c’era tanta gente – ha aggiunto Facciolla -. Addirittura la donna più giovane è stata inseguita e finita. Quello che è accaduto potrebbe succedere anche a chi era presente, perché ha visto gli assassini. Quindi potrebbe accadere anche a loro e nessuno li può proteggere».
Le due donne sono state raggiunte da almeno otto colpi d’arma da fuoco, non si sa se esplosi da una o più persone, quando erano le 10,30 circa. Facciolla è giunto sul posto per coordinare le indagini svolte dai Carabinieri.
Le vittime erano rispettivamente madre e sorella di Francesco Attanasio, arrestato per l’omicidio, avvenuto nel maggio scorso a Rende, di Damiano Galizia, 31enne, il cui cadavere fu trovato in un appartamento. All’origine del delitto ufficialmente c’è un debito non pagato ma ormai tutti sanno che tra i due esistevano complicità e connivenze per una “santabarbara” che Galizia custodiva a qualche “pezzo grosso” della malavita cosentina.
Facciolla ha confermato che la pista della vendetta come movente del duplice omicidio di oggi è quella più attendibile. Gli consigliamo, pertanto, di chiedere informazioni al più presto al questore di Cosenza Liguori e al capo della squadra mobile Zanfini. E’ del tutto evidente che finora hanno coperto qualcosa e qualcuno e, soprattutto, non hanno protetto i familiari di Francesco Attanasio. Su questo non ci piove.