È la satira, bellezza!

Oggi tutti ad esprimere solidarietà ad Arianna Meloni, sorella di Giorgia e al di lui marito Lollobrigida, nonché ministro del governo Meloni ma Giorgia, non Arianna, che è l’offesa dalla vignetta. La mattinata è iniziata con l’indignazione di Ignazio La Russa, presidente del Senato, seconda carica della Nazione dopo il Presidente della Repubblica. Lunga vita a Mattarella, altrimenti…. Poco dopo anche la premier Meloni si è incazzata come una iena per questa vignetta.

La Meloni: “MIA SORELLA ARIANNA È STATA SBATTUTA IN PRIMA PAGINA CON ALLUSIONI INDEGNE”. Ignazio ha esclamato: “C’è un limite a tutto, anche all’indecenza. Quella pubblicata dal Fatto Quotidiano non è una vignetta divertente, non è satira, è solo spazzatura dalla quale tutti dovrebbero prendere le distanze. Solidarietà sincera ad Arianna e Francesco Lollobrigida”.

Cioè loro, una Presidente del Consiglio e l’altro Presidente del Senato, che non hanno detto nulla sulla pulizia etnica del cognato di lei, cioè marito della Arianna Meloni, sorella della premier Giorgia Meloni. Però adesso urlano, strepitano e si indignano per una vignetta.

Con loro tre quarti del Parlamento ha espresso indignazione, condanna e solidarietà. Alla Camera ha preso la parola la deputata Augusta Montaroli, sempre del partito della Meloni, che ha usato parole vibranti contro il disegno volgare che non è satira. La Montaruli, tanto per capirci, è colei che  ha subìto una condanna per peculato passata in giudicato… Tra gli oggetti acquistati con fondi pubblici, al tempo in cui era consigliere della Regione Piemonte, anche il libro “Mia suocera beve”. L’acquisto serviva per l’accrescimento culturale della stessa, figuratevi se una abituata a simili letture può capire una vignetta…
Alla maggioranza si è unita gran parte dell’opposizione. Calenda, Boschi e Renzi hanno ritrovato per un secondo unità  esprimendo a voce alta “che schifo”. A loro si è unito il nuovo direttore Sansonetti de L’unità. Dal Pd sono arrivate tante voci di vicinanza, alcuni lamentando che in precedenza il centrodestra non avesse espresso altrettanto solidarietà quando la Schlein fu offesa da una vignetta di Mannelli sempre su quel “giornalaccio” de Il Fatto Quotidiano.
Anche dal M5S qualche voce si è alzata per dire che questa non è satira e ricordando gli attacchi a Virginia Raggi e alla Azzolina. Solo che il paragone non regge. Quelle non erano vignette, ma articoli politici veri e propri che non hanno nulla a che vedere con una vignetta satirica.

Vorremmo aiutare tutti loro spiegando cos’è la satira. La vignetta può piacere o meno però tale rimane, per definizione deve esasperare il concetto per far emergere l’aspetto paradossale e satirico. Natangelo non prende in giro la sorella della Meloni ma il di lui marito sulla purezza della razza. E poi la solidarietà su cosa va espressa? Perché è  stata disegnata a letto con un nero? Ma come dice giustamente Travaglio: “le vignette non vanno spiegate a chi non le capisce”.

Da parte nostra va la piena solidarietà a Natangelo, Mannelli e a tutti coloro che fanno ancora satira in questo paese di buffoni.
Dall’enciclopedia Treccani. Satira: Composizione che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone o anche di un solo individuo, che contrastano o discordano dalla morale comune (e sono perciò considerati vizi o difetti) o dall’ideale etico dello scrittore.