Come volevasi dimostrare: ancora una presa per i fondelli da parte di Ecologia Oggi nei confronti delle tute gialle.
Ieri, come da accordi presi in Confindustria in data 10 febbraio, su proposta avanzata dalla CGIL nella persona del segretario provinciale Umberto Calabrone, che aveva chiesto ad Ecologia Oggi un incontro chiarificatore congiunto con i lavoratori licenziati, le tute gialle confidavano di poter superare la fase di stallo creatasi.
In quella occasione il patron Eugenio Guarascio si rese disponibile (a chiacchiere) e aveva annunciato di aver ritirato i licenziamenti ed eventualmente passare al reintegro dei lavoratori.
Ieri, data utile come da verbale scritto in Confindustria, l’azienda nella persona dello stesso Guarascio non si è presentata, delegando per la delicata questione un “avvocaticchio” e una statua muta ovvero la dirigente Scalise.
Tutto questo per venire a raccontarci che l’azienda vuole sapere come i lavoratori vogliono essere puniti per non aver commesso il fatto addebitato (la contestazione fatta a dicembre 2016).
Ricapitolando: non solo Guarascio non ha onorato gli accordi presi ma ha snobbato e mortificato gli accordi presi in prefettura oltre a umiliare e danneggiare i licenziati. A quale scopo? Quali sono i reali obiettivi che l’azienda si è prefissata? E ancora: come mai perdere altro tempo visto che siamo prossimi a scadenza di proroga non più rinnovabile? Forse si sta utilizzando questo metodo per estorcere una ulteriore proroga a quest’amministrazione? I lavoratori sono fortemente delusi da questo comportamento per il quale la parte datoriale forte della sua posizione cerca di ottenere un risultato di vantaggio danneggiando i lavoratori.
Un capitolo a parte per la Cgil, che aveva promesso di denunciare tutti gli illeciti perpetrati da sei anni a questa parte dall’azienda ma non ha ancora mantenuto l’impegno e i lavoratori si chiedono il perché.
Così come si chiedono a che gioco sta giocando il sindaco Occhiuto, al quale è stato chiesto un incontro da tempo senza ricevere risposta. Inoltre, è possibile che i lavoratori appartenenti all’elenco dei 137 iniziali (parliamo dell’avvio dell’appalto Guarascio, nel 2011) va buttato in mezzo alla strada per fare spazio agli amici degli amici? Non serve un profeta per capire che sciacalli e avvoltoi come l’assessore Vizza e l’aspirante assessore Spataro per non parlare di tutti quelli che vengono da Lamezia (la città di Guarascio) sono pronti a riscrivere quell’elenco e a cercare di “far fuori” le tute gialle cosentine.
Ma la partita è tutt’altro che chiusa e le tute gialle non staranno certo con le mani in mano mentre i papponi manovrano alle loro spalle.