Emergenza incendi, PRC: “Ma quali calamità naturali, è tutta colpa di chi non fa prevenzione”

“L’altro ieri in Calabria 136 roghi attivi, due morti e pochissimi inconsistenti voli di canadair o elicotteri. La soppressione del corpo forestale dello Stato e la diminuzione di fatto del personale e dei mezzi in primis dei vigili del fuoco e dei mezzi tecnici voluto dalla Madia è stata una miscela esplosiva micidiale. Per tutte le regioni ed ovunque nel Paese ma guarda caso particolarmente nefasta per le regioni con grande vocazione ambientale come Calabria e Sardegna!”.

Lo afferma in una nota stampa Mario Gallina responsabile regionale di Rifondazione Comunista per ambiente ed urbanistica, che aggiunge: “Non esistono calamità naturali, esiste solo la incapacità e la sconsideratezza dei governi e di chi ha la responsabilità della prevenzione, perché loro è la responsabilità delle conseguenze delle catastrofi derivanti da tali condannabili comportamenti.

I comuni a causa dello scellerato patto di stabilità sono diventati corpi inerti che bevono solo il sangue ed il sudore dei cittadini attraverso tassazioni altissime non restituendo nulla, anzi dando l’occasione di smarcarsi anche agli amministratori inetti ed intrallazzieri.

La Regione Calabria, accettando supinamente le scelte governative che hanno condannato il nostro territorio senza alzare la voce, rappresentando seppure timidamente le sue ragioni, allineandosi quindi alle scelte governative, ha di fatto accettato questo stato di cose, rendendosi complice di questo scellerato progetto di distruzione di massa ambientale.
La Calabria non merita l’ingloriosa fine del rogo, salvo poi quando e se riuscirà a superare questa catastrofe ad essere destinata ad affogare alla prima pioggia che si trasformerà in bomba! Sì perché qui in Calabria l’ordinario diventa straordinario, mentre lo straordinario e l’emergenza diventa per incanto ordinario!”.