Energie rinnovabili, non è tutto oro quel che riluce (di Ferdinando Laghi)

Ferdinando Laghi

ENERGIE RINNOVABILI: NON È TUTTO ORO QUEL CHE RILUCE

Non è certamente un caso che l’ampio intervento sulla stampa (“Il Quotidiano della Calabria” di oggi, 23 maggio 2021) del proprietario-prenditore della ditta romana, che vorrebbe installare un grande impianto fotovoltaico – di ben 117000 (centodiciassettemila!!!) metri quadri sul territorio del Comune di Castrovillari (CS), giunga il giorno prima della discussione sull’impianto in Consiglio comunale. Una sorta di “moral suasion”, verrebbe da dire. Peccato che questo intervento sia zeppo di approssimazioni, mezze verità e veri e propri travisamenti della realtà. Vediamone alcuni.

L’estensione dell’impianto rimane enorme –quasi 12 ettari- pur dopo la decantata riduzione dal progetto iniziale. I guadagni per la ditta in questione, derivanti da incentivi pubblici (soldi dei cittadini!), sono comunque assicurati. Se, come pare di capire, l’intento della ditta fosse sostanzialmente filantropico, allora, perché non mettere i pannelli su edifici pubblici, tetti di abitazioni e capannoni industriali? Si guadagnerebbe certo di meno e si lavorerebbe un po’ di più, rispetto alla enorme “colata” di specchi al suolo previsti, ma sarebbe un’opera, in quel caso, sostenibile. Perché i tanto bistrattati ambientalisti sanno ragionare e non vedono solo il bianco e il nero, il si o il no. E, soprattutto, non ragionano solo per stretto interesse personale a danno delle Comunità.

Una tesi davvero singolare, poi, è che, dato che già ci sono sul territorio strutture come il cementificio, la Casa circondariale, il Tribunale, l’autostrada, e via farneticando, “perché un impianto fotovoltaico dovrebbe disturbare il paesaggio?”. Così come si autointerroga l’incredulo proprietario-prenditore. Con tanti saluti all’articolo 9 della nostra Costituzione che, appunto, tutela il paesaggio. Certo, se non capisce l’impatto paesaggistico di questo mare di specchi a terra in zona agricola e a un tiro di schioppo dal Parco Nazionale del Pollino, è anche inutile spiegarglielo.

A proposito del Parco del Pollino, colpisce l’atteggiamento arrogante e volutamente miope con cui viene “liquidata” la dettagliata bocciatura con cui gli Uffici dell’Ente Parco e i loro Funzionari –competenti e disinteressati, loro…- stroncano senza possibilità di appello un progetto che sarebbe devastante per la biodiversità, animale e vegetale, di cui è ricca l’area presa di mira dal progetto. In un territorio che è anche vincolato –con le sue preziosa e fragili caratteristiche- anche a livello addirittura europeo.

Sul “versante” energetico le sciocchezze fioccano. Facciamo chiarezza. La Calabria ha un surplus energetico certificato (da TERNA) di circa il 180% rispetto al fabbisogno. Produce cioè circa tre volte l’energia di cui necessita. Questo surplus deve essere “esportato” con costi, impatti e perdite di potenza direttamente proporzionali alla distanza percorsa. L’energia va prodotta dove serve, non soltanto nelle “colonie”. Né, è bene chiarirlo una volta per tutte, l’energia da fonti rinnovabili va a sostituire quella fossile. Oppure ci dica l’imprenditore-prenditore, quali centrali termoelettriche verrebbero spente (nomi e cognomi, prego!) grazie alla sua aggressione al nostro territorio.

Inutile dire che, a fronte di questa inaccettabile speculazione finanziaria – perché di questo si tratta-, le popolazioni locali verrebbero indennizzate con “perline e specchietti” (è il caso di dirlo…) per il danno paesaggistico, ambientale e turistico che si concretizzerebbe. Né lavoro né soldi che, in ogni caso non potrebbero indennizzare un danno irreparabile.  Con buona pace dei cittadini, e delle Associazioni ambientaliste puntualmente denigrate nell’articolo.

Lunedì 24 il Consiglio Comunale di Castrovillari dovrà assumere una posizione POLITICA di fronte a questo scempio e darne tempestivamente notizia in Conferenza di Servizi del 26 maggio ’21. Castrovillari attende una posizione ufficiale che salvaguardi i propri reali interessi – anche economici- e che venga tempestivamente inoltrata. E’ tempo di chiarezza e di assunzione di responsabilità. Non c’è più né tempo né spazio per altro: o per Castrovillari o contro di essa.

Castrovillari 23 maggio 2021

dott. Ferdinando Laghi

Presidente Internazionale dell’ International Society of Doctors for the Environment (ISDE) riconosciuta dalle Nazioni Unite –ONU- e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO)