Eni Rewind: bonifica di Crotone dal 20 gennaio. Ma scoppia la “grana” Columbra

Eni Rewind ha comunicato che il 20 gennaio avvierà gli scavi per rimuovere i rifiuti pericolosi dall’ex area industriale di Crotone. Ma sull’inizio dei lavori di bonifica è scoppiata la “grana” Sovreco. Infatti, la società proprietaria della discarica di Columbra non ha ancora confermato se l’impresa del gruppo Eni può conferire nell’impianto le 50 mila tonnellate di scorie pericolose, prive di Tenorm e amianto. Si spiega così il sollecito che l’azienda amministrata da Paolo Grossi ha indirizzato a Sovreco e a Salvaguardia Ambientale (l’altra società della famiglia Vrenna titolata ad utilizzare la struttura) affinché dia l’ok entro il 13 gennaio.
Per questo, Eni Rewind da un lato s’è detto «disponibile – come riporta la nota del 9 gennaio firmata da Stefano Lifone, program manager di Sicilia e Calabria – a sottoscrivere direttamente con Sovreco il contratto per il conferimento dei rifiuti pericolosi». Mentre dall’altro la multinazionale ha proposto una riunione col ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ed Emilio Errigo, commissario straordinario della bonifica del Sin di Crotone, per «approfondire» con Sovreco e Salvaguardia Ambientale «le criticità» e «definire un piano di azione per il loro superamento in modo da consentire l’avvio tempestivo degli scavi».

Il 1° agosto 2024, il Mase ha approvato con decreto il progetto stralcio del Pob Fast 2 presentato dall’Eni Rewind. Il Piano operativo di bonifica prevede sia la rimozione della discarica fronte mare ex Pertusola, che la messa in sicurezza delle aree interne contaminate ex Pertusola Nord ed ex Agricoltura. Con le 500 mila tonnellate di sostanze pericolose da portare nell’impianto di Columbra, e le circa 400 mila tonnellate di rifiuti non pericolosi da smaltire nelle discariche di Puglia, Basilicata e Sicilia.

Una decisione, quella del dicastero, che ha visto la contrarietà del Comune di Crotone, della Provincia e della Regione che si sono opposte al via libera a conferire nel sito della Sovreco (con tanto di ricorso al Tar), in quanto dal 2019 il provvedimento autorizzatorio unico regionale vieta di smaltire i rifiuti pericolosi del Sin di Crotone in impianti calabresi. Nel frattempo, Eni Rewind ha individuato quattro discariche tra la Germania e la Svezia dove portare le scorie pericolose senza Tenorm e amianto… Fonte: Gazzetta del Sud