European ‘ndrangheta connection, Cafiero De Raho: “Importate oltre due tonnellate di coca”

“Si è creato un unico centro di condivisione delle indagini, che hanno consentito di acquisire il quadro del traffico internazionale di stupefacenti di varie cosche, le quali organizzavano il traffico e soprattutto l’importazione di cocaina proveniente da diversi Paesi produttori come Colombia, Guyana, Suriname, Brasile, Ecuador e Perù. Sono state importate oltre due tonnellate di cocaina e 500 chilogrammi sono stati sequestrati in tante occasioni”. Così il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, in conferenza stampa a Roma dopo il maxi-blitz con 90 arresti contro la ‘ndrangheta in diversi Paesi europei e in Sudamerica.

“Quello che è stato evidenziato – ha aggiunto – è che i porti usati erano quelli di Anversa, Rotterdam oltre che quello di Gioia Tauro e, a volte, Genova, Livorno, Napoli e Salerno. Le indagini hanno evidenziato che la ‘ndrangheta ha iniziato a delocalizzare gli arrivi e le importazioni da Gioia Tauro ad altri porti, dove la ‘ndrangheta aveva gruppi di portuali, che erano soggetti referenti. La sostanza stupefacente, proveniente dai porti del Nord Europa, veniva inviata a Milano, ma anche in Emilia-Romagna e in Calabria. Era particolarmente intenso il rapporto con un gruppo criminale di turchi e la criminalità organizzata albanese”.

Le cosche della ‘Ndrangheta della Locride, inoltre, hanno cercato di pagare i fornitori di droga sudamericani in bit Coin. “Abbiamo accertato per la prima volta – ha detto ancora Federico Cafiero De Raho -. il tentativo di pagare la droga in bit Coin a dimostrazione che i canali informatici sono la nuova frontiera”.

“Abbiamo la prova – ha chiosato il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo – che le cosche hanno proposto ai loro referenti in Brasile il pagamento in bit Coin. Questi pero’ hanno rifiutato ma non per mancanza di fiducia quanto probabilmente per incapacità delle strutture. Questo dimostra la capacita’ della ‘Ndrangheta di portarsi avanti. Le cosche sono pronte gli altri no”.

“I cartelli colombiani e messicani vedono nella ‘Ndrangheta un protagonista al loro stesso livello”. Così ha concluso il procuratore nazionale antimafia. “La ‘ndrangheta interviene attraverso commercialisti, avvocati e professionisti stimati negli ambienti in cui operano non solo in Italia ma anche all’estero”. .