Silvio Berlusconi dopo essersi sentito poco bene è stato sottoposto, domenica sera, a una serie di controlli presso l’ospedale San Raffaele di Milano, e quando la notizia si è sparsa c’è chi ha esultato augurandogli il peggio. Ma questa volta a gioire delle disgrazie di Berlusconi non sono stati i soliti comunisti, ma qualcuno della sua stretta cerchia “che se lo sta tirando”. Qualcuno che spera nella morte prematura di Berlusconi per mettere le mani su quel poco che rimane di Forza Italia.
Ma i piani dei “tiraturi” sembrano essere saltati, infatti persone vicino al Berlusca assicurano che il Cavaliere è già tornato a casa e si dice più che pronto ad affrontare la sua ennesima discesa in campo, alle Europee.
A sperare in una dipartita prematura del Cavaliere la cordata legata a Mara Carfagna, che più di una volta, negli ultimi tempi, si è proposta a guidare il partito al posto del vecchio e malato Berlusconi, con una cricca composta da Santelli, Occhiuto e Cannizzaro. Il trio delle meraviglie che in Calabria ha un unico scopo: candidare Mario Occhiuto alla presidenza della Regione Calabria. A proporre Mara come leader del partito prima e come candidata alle Europee circoscrizione sud, al posto del Berlusca, poi, il famigerato Francesco Cannizzaro appoggiato da Fra’ Gaudenzio al secolo Roberto Occhiuto e dal campano Paolo Russo. Un chiaro attacco a Tajani che si rifiuta di ratificare la candidatura di Mario Occhiuto alla presidenza della Regione Calabria.
Ma il tentativo di colpo di stato interno a Forza Italia è stato sgamato dai colonnelli berlusconiani che hanno subito messo al corrente il Berlusca del rischio, il quale non ha perso tempo nell’emanare pressanti disposizioni alle sue fedeli truppe per bloccare sul nascere la goffa manovra di detronizzarlo messa in atto da quello che oramai internamente a Forza Italia chiamano il partito del sud.
Infatti nella lista consegnata questa mattina dei candidati di Forza Italia alle Europee circoscrizione sud la Mara Carfagna non c’è, e Berlusconi risulta capolista. Un chiaro segnale ai traditori del sud: Berlusconi è vivo e vegeto e lotta insieme a noi.
Capita l’antifona, e capito di essere stata scoperta, Mara Carfagna, che deve tutto a Berlusconi, ha cercato in queste ore di metterci una pezza – chiamandosi fuori dai “giochi di potere” portati avanti dal partito del sud – abbandonando al loro destino gli ispiratori del colpo di stato: Santelli, Occhiuto, Cannizzaro e Russo. E nel tentativo di rimediare fa sapere al Berlusca che “la mia paventata candidatura alle Europee era solo un atto di generosità, un modo per proteggere e blindare il Cavaliere ed evitargli così l’eventualità che possa arrivare secondo nelle urne, magari dopo candidati come Martusciello che sono forti sul territorio, assolutamente nessuna congiura”. Un messaggio che racchiude tutta la pavidità di questo personaggio che alle prime avvisaglie non c’ha pensato su due volte a tradire i suoi sodali.
A stretto giro la risposta del Berlusca, che fa sapere ai congiurati del sud che questa volta userà il pugno duro, e se il partito non raggiungerà l’asticella del 10% alle Europee, un dato quasi impossibile da raggiungere, viste anche le continue fughe dal partito, le responsabilità saranno chiare e precise, come le conseguenze. Una vera e propria minaccia fatta direttamente alla Santelli e agli Occhiuto direttamente da Silvio Berlusconi.
Se mai ce ne fosse bisogno questo ci fa capire lo squallore che regna dentro quel che rimane di Forza Italia, dove la lotta alla successione non solo è condotta con squallide azioni e pugnalate alle spalle, ma promette anche, dopo le elezioni europee, di non fare prigionieri. Non ci resta che aspettare il responso delle urne per vederne delle belle.