Europee e amministrative. Occhiuto in bilico tra la “promozione” a Roma e il “flop” a Vibo e Corigliano-Rossano

C’è un legame molto stretto. Mai come stavolta le elezioni amministrative e quelle europee sono interconnesse per la ricaduta che potranno avere sul quadro politico. Nulla viene lasciato al caso e ci sono una serie di candidature “imposte” anche nei comuni per tirarsi dietro il risultato europeo per il partito di riferimento.

Fratelli d’Italia ed il centrodestra avevano la necessità di conquistare un risultato importante perché in Europa l’asse potrebbe spostarsi sensibilmente verso politiche che riscriveranno il senso stesso dell’Unione. Quel “meno Europa” diventa un pericolo reale per distruggere definitivamente l’idea di Europa pensata e voluta a Ventotene. Così abbiamo la candidatura della stessa Meloni e di tanti “capibastone” locali. E il risultato finale dice che il risultato importante complessivamente è stato raggiunto.

In ballo naturalmente non c’era solo il dato Europa, che pure è importante, ma anche quello nazionale perché se la Lega – facciamo solo un esempio – avesse preso una batosta più forte di quella che ha preso (in sostanza ha fatto lo stesso risultato di Forza Italia) si sarebbero ridisegnati gli equilibri di forza all’interno del governo con un inevitabile rimpasto che fa gola a tanti. E a dire la verità non è ancora detto che non si faccia… E tra coloro che mirano alla “promozione” a ministro, checché ne dica il diretto interessato, c’è anche il presidente della Regione Calabra nell’ottica del risultato di spicco ottenuto in Calabria con l’elezione al Parlamento europeo (almeno così scrivono i media di regime generosamente finanziati dalla Regione Calabria) della sua vicepresidente Giusi Princi, fortissima a Reggio ma molto molto di meno nelle altre città, a partire proprio da Cosenza e Catanzaro. Certo, magari a Occhiuto non gli darebbero un ministero importante ma di questi tempi basta esserci…

Il rovescio della medaglia tuttavia sta nei comuni calabresi più importanti che sono andati al voto, Occhiuto rischia molto a Vibo Valentia, dove ha messo in campo una candidatura debolissima come quella dell’imberbe dirigente regionale Cosentino, che non solo non ha vinto al primo turno ma va a fare un ballottaggio contro il candidato di Pd e M5s, che si avvantaggerà certamente dei voti del candidato del centro, il feroce Muzzopappa, braccio armato di quel Vito Pitaro che a Forza Italia e a Occhiuto gliel’ha giurata… E di conseguenza, come aveva preannunciato lo stesso candidato del resto, la “festa” al pupazzetto di Occhiuto è già iniziata. E Occhiuto dovrà spiegare come ha fatto a perdere Vibo per “regalarla” al centrosinistra.

A Corigliano-Rossano, poi, Occhiuto ci ha messo direttamente la faccia ed è stato umiliato. Per fermare l’ascesa di Flavio Stasi – che ha vinto col 65%!!! – ha rispolverato addirittura Pasqualina Straface mettendosi quindi nella condizione molto scomoda di uscire sconfitto senza portare vantaggi al partito. E la batosta a Corigliano-Rossano potrebbe costare molto cara a Robertino. Non solo perché gli potrebbe precludere la strada romana ma anche per gli equilibri regionali. La vittoria di Flavio Stasi, tanto per essere chiari, è un chiaro avviso di sfratto per il parassita cosentino o comunque uno stop alle sue velleità di ricandidarsi alla guida della Regione.