Fabio Anselmo: “Caro sindaco (leghista) di Ferrara, come sei caduto in basso…”

Proprio mentre era impegnato a Cosenza per il processo relativo all’omicidio di Denis Bergamini, l’avvocato Fabio Anselmo s’è trovato a dover rispondere agli attacchi sconsiderati del pessimo sindaco leghista di Ferrara, tale Alan Fabbri, per una vicenda legata ad un ricorso al Tar nel quale il legale ferrarese sta dalla parte della sua avversaria politica. Ma ecco i dettagli tratti da un articolo de Il Resto del Carlino. 

Era prevedibile. Fin dall’inizio la vicenda che ha ruotato attorno alla rottura del rapporto tra la consigliera Rossella Arquà, fedelissima fino allo strappo del vicesindaco di Ferrara Nicola Lodi, e la sua parte politica, è stato costellato di battage politico e di azioni giudiziarie. L’ultima, quella che ha visto respingere il ricorso presentato al Tar dalla stessa consigliera comunale contro la sua surroga, (considerando che lei aveva dato le dimissioni, salvo poi ripensarci) non è stata scevra da commenti politici e accuse.

Fino all’esultanza per la vittoria davanti ai giudici. E così ieri l’avvocato Fabio Anselmo, che assiste in giudizio la Arquà ha postato sul suo profilo Facebook pubblico una lunga lettera al sindaco Alan Fabbri, che il giorno precedente aveva gioito di questa vittoria. Lettera di cui riportiamo il testo.

Caro Sindaco,
Mi trovo a Cosenza per il processo per l’omicidio di Denis Bergamini. Dopo 32 anni siamo riusciti a riaprire il caso ed ad arrivare in Corte d’Assise.

Mia figlia mi segnala un post che Lei avrebbe fatto nel quale mi attacca personalmente e professionalmente. Il mio studio mi gira le pagine dei giornali che lo riportano.
Lei è il sindaco della mia città. Il mio sindaco. Leggo le sue parole che, da un lato mi fanno sorridere ma, dall’altro, mi provocano tanta tristezza.
Sorrido perchè addirittura il Sindaco di Ferrara, nel suo cantare effimera vittoria per un ricorso al TAR, dimostra, nel suo veemente e disarticolato pubblico intervento contro di me, quanto fosse e sia oggi, in concreto, il suo timore nei confronti della mia persona nell’esercizio sacrosanto della propria attività professionale a tutela delle signore Ferraresi ed Arquà.

Mi rattrista, tuttavia, il fatto che proprio il sindaco della mia città si sia ridotto a tutto questo. Sia caduto così in basso. Il Sindaco di una città come Ferrara dovrebbe occuparsi d’altro, non certo di questo.

Io nutro profondo rispetto per la sua carica. E se lei oggi mi offre un formidabile assist per risponderle a tono e nel merito sulle questioni che lei solleva, io invece, mi sottraggo e non lo faccio. Sarebbe troppo facile ed io faccio l’avvocato e non il politico. Le consigliere Ferraresi ed Arquà sono mie assistite. I loro diritti e la loro dignità sono state calpestati. Così io penso e, di conseguenza, agisco. Io non mi occupo personalmente di diritto amministrativo, ma il mio staff mi dice che la sentenza del TAR ha riconosciuto la ‘atipicità’ della vicenda ed ha per questo compensato le spese di giudizio. 36 anni di carriera professionale mi hanno insegnato ad aver pazienza. La mia storia professionale lo insegna. Mi spiace per il PD che, dopo aver sopportato per anni le mie critiche ed anche attacchi, ora viene coinvolto in questa sua delirante e scomposta comunicazione politicamente strumentale, interpretabile semplicemente come fallo di frustrazione vista l’impressionante serie di sconfitte giudiziarie che stanno opprimendo, evidentemente più di quanto sia immaginabile, la sua amministrazione.

Forse una adeguata terapia psicologica di sostegno potrebbe essere auspicabile.
Io, comunque, voglio tanto bene al mio sindaco e voglio ancora una volta rassicurarlo sul fatto che non ho intenzione alcuna di candidarmi per le prossime elezioni.
Liberi quindi la sua mente dagli incubi che paiono agitarla. Si occupi della nostra città.
Mi rendo conto che questo potrebbe destabilizzarla ulteriormente ma io sono un libero cittadino e libero professionista. Non rispondo a nessuno e non ho paura di nessuno. Nessuno mi tiene sotto scacco. Spero vivamente che altrettanto sia per lei.
Le auguro il meglio