Ferrovie della Calabria, Occhiuto lancia il faccendiere del clan Lanzino e regala una consulenza al suo “bancomat”

LE NOMINE SCANDALOSE ALLE FERROVIE DELLA CALABRIA

Roberto Occhiuto, ormai per tutti (lecchini inclusi…) il parassita, è sostanzialmente tale e quale al fratello Mario. L’unica differenza è che mentre il cazzaro non riesce proprio a nascondere le sue malefatte, Robertino invece crede di essere bravo a dissimulare e a prendere in giro la gente. Ovviamente fino a quando non ci troverà… il padrone perché la prosopopea e la presunzione portano solo dentro al baratro, magari con qualche anno di ritardo rispetto ai cazzari, ma la fine sempre quella è.

Le ultime prodezze di Robertino si riferiscono al ramo ferrovie. Il nuovo amministratore unico delle Ferrovie della Calabria è un tale che si chiama Ernesto Ferraro, ingegnere di professione, molto vicino – per usare un eufemismo – al faccendiere di Rende Michele Di Puppo, affiliato e braccio destro del boss Ettore Lanzino, condannato a 4 anni e 8 mesi col rito abbreviato nel processo “Sistema Rende”, coinvolto anche in altre operazioni come “Terminator” e persino titolare della scuola guida Easy Drive a Commenda di Rende, per la quale nel 2019 fu indagato dalla Polizia Stradale di Cosenza per imbrogli sulle patenti CQC. E – guarda caso – il Di Puppo in quel processo ma non solo fu difeso dal cugino di Paolo Posteraro (noto a tutti come fallimentare Amministratore unico dell’Amaco ma soprattutto come finanziatore “bancomat” dell’azienda vinicola nella quale è socio con Roberto Occhiuto), il famigerato avvocato Luigi Gullo, che oggi piange addirittura miseria ed è senza dubbio la pecora nera di una famiglia onorata in tutta Italia e “rovinata” dalle sue truffe a base di “mazzette”.

Ed è appena il caso di ricordare che a Paolo Posteraro, in febbrile attesa ormai da mesi, è stato ufficialmente “promesso” l’incarico di Direttore Generale del settore finanze e patrimonio legale e risorse umane della Regione Calabria con un ammontare “milionario” di progetti dai quali ricavare bei soldini. Come ben sanno i lettori di Iacchite’, Paolo Posteraro, oltre che essere stato nominato da Mario Occhiuto Amministratore unico dell’Amaco, altri non è che il “bancomat” del parassita che sta alla Regione, avendogli finanziato quell’aborto di azienda vinicola con la quale giustifica il suo “parassitismo” politico.

Robertino, dunque, ha rimosso dalla carica di amministratore unico delle Ferrovie della Calabria Aristide Vercillo, che magari non sarà il massimo ma quantomeno aveva lunga esperienza e capacità nel settore trasporti, nominando a sua volta i due personaggi di cui sopra – Ferraro e Posteraro – che in assenza di interventi politici seri, porteranno al fallimento l’azienda Amaco municipalizzata del Comune di Cosenza e con 100 anni di storia.

Non si capisce come mai l’attuale sindaco di Cosenza Franz Caruso detto non a caso l’incappucciato non interviene per porre fine a questo scempio: forse per accordi sottobanco da fratelli di loggia?

Sarebbe interessante chiedere cosa pensano di queste schifezze De Magistris e i suoi consiglieri regionali, qualora non siano al corrente di queste nomine, perché sarebbe davvero il caso di intervenire in maniera seria e determinata, affinché tutto questo possa finire.

Ricapitolando e per una migliore comprensione dei fatti: Robertino il parassita non solo sta per nominare il suo socio in affari Paolo Posteraro tra i direttori generali, ma nomina ancora una volta lo stesso personaggio “travestito” da Ernesto Ferraro, già direttore all’Amaco e Presidente dell’Aci, Amministratore unico delle Ferrovie della Calabria nonostante abbia le mani in pasta persino nelle scuole guida per non parlare della sua imbarazzante parentela… Quasi dimenticavamo: in attesa di nominare Posteraro direttore generale, Robertino – per far quadrare i conti – ha inserito nel pacchetto anche una consulenza al suo “bancomat” alle Ferrovie della Calabria da 120 mila euro causa con tutta probabilità versamento denari per la loro azienda “paravento”. E poi dicono che avevamo toccato il fondo con Palla Palla. E no, signori, con Occhiuto junior siamo molto, ma molto più giù del fondo. Diciamo pure nella merda, e scusate il francesismo.