Formula 1, la Ferrari a un italiano. Il cariatese Antonio Fuoco in pista nelle prime libere di Abu Dhabi

F1, GP ABU DHABI – Antonio Fuoco, calabrese di Cariati (Cosenza), girerà al volante della Ferrari SF-24 nella prima sessione di prove libere sul circuito di Abu Dhabi, ultimo appuntamento del Mondiale. Il pilota azzurro è stato scelto al posto di Oliver Bearman, il driver inizialmente designato, che ha perso lo status di debuttante avendo già disputato tre GP in stagione.

L’esperienza accumulata da Oliver Bearman con i tre GP corsi in questa stagione (uno in Ferrari e due con la Haas) ha fatto decadere il suo status di pilota debuttante. E il team di Maranello è stato costretto a guadare altrove per designare il driver che correrà la prima sessione di prove libere sul circuito di Abu Dhabi, ultima tappa del campionato, in programma nel weekend del 7-8 dicembre.
Bearman, il pilota indicato inizialmente, sarà rimpiazzato da Antonio Fuoco, 28enne grande veterano del programma Ferrari, secondo classificato nel Mondiale WEC e campione con la 499P alla 24 Ore di Le Mans (assieme a Nicklas Nielsen e Miguel Molina). L’indiscrezione è stata confermata da Motorsport, anche se si resta in attesa dell’ufficialità da parte del team.
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Dunque, sarà il classe 1996 di Cariati, già festeggiato nel suo paese la scorsa estate dopo il trionfo a Le Mans, a dare il via alle danze per poi lasciare spazio a Sainz, il quale scenderà in pista per la seconda sessione di libere, le qualifiche e ovviamente la gara.
Per prepararsi all’appuntamento di Yas Marina, Fuoco è stato convocato per una sessione di test sulla pista di casa di Fiorano al volante della vecchia F1-75, la monoposto che ha corso il Mondiale 2022. Sebbene concentrato sul WEC, il pilota cosentino sta comunque partecipando anche al progetto in F1, lavorando per sviluppare la vettura al simulatore. Ad Abu Dhabi prenderà il posto di Carlos Sainz, pronto a tornare in pista per la seconda sessione, e vestirà il numero 38.

Chi è Antonio Fuoco: il 2024 è il suo anno d’oro

Partiamo dalla fine. Dal 2024. Da incorniciare. Da raccontare, un giorno, a figli e nipoti. A giugno, infatti, il 28enne ha conquistato al volante della Ferrari 499P la mitica 24 Ore di Le Mans, ovvero la gara endurance più famosa e prestigiosa al mondo, insieme con Nicklas Nielsen e Miguel Molina. Un trionfo – l’undicesimo per il Cavallino – che non poteva non essere premiato.

E infatti la scuderia di Maranello ha di recente deciso di rinnovargli il contratto. Non solo: a dicembre un vero assaggio di Formula 1 per il pilota calabrese che ha iniziato a sfrecciare sui kart quando aveva solo 4 anni. Dal 2013 è entrato a far parte del programma del Ferrari Driver Academy e l’esperienza che lo attende ad Abu Dhabi rappresenta una sorta di chiusura del cerchio. O magari di un nuovo inizio.

F1, l’ultimo italiano alla guida di una Ferrari

Pensate: è addirittura dal 2009 che un italiano non sale a bordo di una Rossa in una prova del Mondiale di F1. L’ultimo, anzi gli ultimi a farlo furono Luca Badoer e Giancarlo Fisichella che si alternarono in qualifica e in gara per sostituire l’infortunato Felipe Massa nel Gran Premio di Ungheria.

Per risalire a un ferrarista italiano sul podio, invece, bisogna riavvolgere il nastro al 1° maggio 1994 quando Nicola Larini, chiamato a rimpiazzare Jean Alesi, si classificò al secondo posto a Imola, nella drammatica corsa in cui perse le vita la leggenda Ayrton Senna. L’ultimo a trionfare, invece, fu il compianto Michele Alboreto, che nel 1985 tagliò per primo il traguardo al Nurburgring.