Fratelli di ‘ndrangheta a Milano 3, cena nello Sporting vicino al clan Mancuso

di Davide Milosa

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Prima Forza Italia e la famiglia Berlusconi, poi la Lega con Matteo Salvini, l’ex ministro Siri con la sua scuola di formazione politica, e ora il partito di governo Fratelli d’Italia.

Nelle sale del mitico Sporting club di Milano 3, già creatura dell’ex Cavaliere, nel tempo ci è passata parte della politica nazionale e regionale. Nulla di particolare se non fosse che la struttura affacciata sul laghetto dei cigni è gestita dalla famiglia calabrese degli Stilo, ritenuti dagli investigatori milanesi, vicini al cerchio magico mafioso della potente cosca Mancuso originaria di Vibo Valentia, in particolare Francesco Giuseppe Stilo detto Pino.

A gestire lo Sporting sono i figli. Ma Stilo senior, nelle informative del Ros dei carabinieri, è indicato avere “oggettivi collegamenti con la cosca Mancuso”. Sabato scorso negli spazi interni all’area dello Sporting si è tenuta una cena elettorale per presentare il candidato regionale di Fratelli d’Italia, Christian Garavaglia, classe 1973 già sindaco di Turbigo e professore universitario. Presenti all’evento per tirare la volata del delfino meloniano al Pirellone, il deputato Andrea Mascaretti e il senatore Mario Mantovani, ras politico dell’Alto milanese già coinvolto in processi per reati contro la Pubblica amministrazione e poi assolto. Entrambi transfughi dal partito azzurro di Berlusconi a FdI. Nulla di penalmente rilevante, ci mancherebbe. Ma di politicamente antipatico sì, a pochi giorni dal voto del 12 e 13 febbraio. Sentito ieri dal Fatto, Mantovani ha confermato la cena: “Prima di sabato non ero mai stato allo Sporting, erano circa sei tavoli”, spiegando poi “di non aver mai sentito dei legami degli Stilo con la ’ndrangheta”.

Il nome della famiglia Stilo (immune da precedenti penali collegati alla mafia) emerge nel 2015 in tempi di Expo quando la loro “Ausengineering srl” viene interdetta dalla Prefettura per i collegamenti con la mafia. Dati in particolare da Pasquale Larocca, fratellastro di Stilo senior e già in contatto con Antonio Prenestì alias “Mussu stortu” ritenuto il plenipotenziario dei Mancuso in Lombardia.

Da allora, gli Stilo finiscono sotto i riflettori della Procura di Milano. Stilo senior, in contatto con uno dei padri fondatori della vecchia Lega di Umberto Bossi, finirà indagato per associazione mafiosa e sarà archiviato. Per anni le feste natalizie allo Sporting hanno visto la partecipazione di politici, boiardi di Stato e parte della famiglia Berlusconi. In realtà i gestori sono i figli anche se per il Ros Pino Stilo risulta “il dominus di tutte le società facenti formalmente capo ai tre figli”.

Il collaboratore di giustizia Giuseppe Grasso, annota il Ros, “ha riferito dei legami con Pantaleone Mancuso detto “’u Scarpuni” o “Luni ’u Biundu”, personaggio apicale della cosca”. Boss e politica. Anche quella della vecchia Lega e di uno dei suoi fondatori come Bruno Caparini, padre di Davide assessore regionale. Il Ros: “Pino Stilo è legato a Bruno Caparini da un’amicizia trentennale, che gli stessi qualificano come fraterna”. Captato, uno dei figli di Stilo: “Il nostro padrino di battesimo (…) è uno dei padri fondatori della Lega (…) si chiama Caparini chiaramente siamo in ottimi rapporti”.