G7 Taormina e fogli di via, Articolo Uno: “Minniti, Orlando e la libertà di pensiero”

Quel che è avvenuto nelle ultime ore a Villa San Giovanni è inquietante e ricorda le tecniche, che pensavamo ormai sepolte, dello Stato di polizia.

Si è impedito a pacifici cittadini calabresi, con la scusa delle minacce terroristiche, di raggiungere la Sicilia e di manifestare liberamente il proprio dissenso sul vertice G7 in corso a Taormina. Ieri è toccato all’amico e compagno Delio Di Blasi, mite e stimato dirigente sindacale di Cosenza, esponente di Rifondazione Comunista, che peraltro si recava nell’isola anche per seri motivi familiari, essendo originario della provincia di Messina.

Oggi hanno fatto le spese di questa ottusità (volendo essere benevoli) altri dodici compagni della provincia di Cosenza. Per tutti foglio di via da Villa San Giovanni per tre anni. Una misura assurda, che mina la credibilità delle istituzioni democratiche e i valori costituzionali, per la quale il Coordinamento provinciale di Articolo Uno-Mdp esprime la convinta, affettuosa solidarietà a Delio Di Blasi e a tutti i compagni che sono stati colpiti dall’indecente provvedimento.

Articolo Uno-Mdp è seriamente preoccupato della china antidemocratica che misure come queste fanno intravvedere, tanto più che il ministro dell’interno non si chiama più Angelino Alfano, bensì Marco Minniti, autorevole esponente calabrese del Pd, e che alla guida del ministero della Giustizia c’è un altro esponente del Pd, Andrea Orlando. Ad entrambi facciamo appello affinché vadano fino in fondo per accertare le responsabilità degli illegittimi provvedimenti, e al ministro Minniti chiediamo in particolare di assumere i conseguenti doverosi provvedimenti a tutela dei valori costituzionali della libertà di circolazione e di manifestazione del pensiero.

Articolo Uno – Movimento Democratico e Progressista Cosenza e provincia.