Una delegazione della Nazionale era presente, in questo mercoledì, all’inaugurazione del nuovo Museo del calcio di Coverciano: oltre al capitano Donnarumma e al capo delegazione Buffon, c’erano anche il presidente Figc Gravina e il Ct Gattuso. Il commissario tecnico è stato protagonista di un siparietto con il presidente della Fondazione Museo del Calcio, Matteo Marani: “Ho un debito -ha detto il Ct sorridendo- ma devo andare giù in Calabria perché mamma non fa passare nessuno: ti devo regalare le famose scarpette del 2006, ancora non te le ho consegnate”. “Le sto aspettando” ha replicato sorridente Marani, ansioso di aggiungere un altro cimelio mondiale al Museo di Coverciano.
Rino Gattuso trova sempre il modo di ricordarsi delle sue radici e questa circostanza fa sempre inorgoglire noi calabresi. La mamma di Rino, la signora Maria Elena, è stata citata più volte in questi mesi che hanno proiettato Gattuso al proscenio nazionale: dal richiamo dal balcone di casa a Rino ragazzino che giocava nel cortile al suo ruolo di mediatrice nei momenti difficili col papà Franco. Una bella storia familiare che ritorna sempre con empatia nel racconto del calcio ruspante e d’altri tempi di Gattuso.









