Gattuso: “Napoli, calcio incredibile. Ma col Milan sarà sfida aperta”

Rino Gattuso torna a parlare. Dopo l’addio al Valencia di fine gennaio, il tecnico calabrese è stato stamattina ospite di “Radio Anch’io Sport”, su Rai Radio 1 e ha parlato di tanti argomenti. Uno dei primi è stato ovviamente il Napoli e la prossima sfida nei quarti di Champions tra le ultime due squadre italiane da lui allenate: “Il Napoli è da due anni che esprime un calcio incredibile ma in Europa è diverso: sono due squadre che giocano a viso aperto. Gli azzurri hanno una mentalità vincente, giocano con tranquillità ed esprimono un calcio europeo, ma sarà una partita aperta. Il Milan gioca a campo aperto, deve stare bene fisicamente con tutti i suoi interpreti. Quando qualche giocatore non sta bene si nota e non riesce a fare quanto fatto da un anno e mezzo a questa parte.

POLEMICHE — Gattuso si è poi soffermato sulle polemiche arbitrali di ieri sera tra Inter e Juve. “Bisogna avere fiducia in chi sta al Var e prende le decisioni, come è accaduto ieri. Fino a quando non si ha fiducia, ci saranno sempre questi problemi”, ha detto l’ex azzurro in merito alle polemiche sul gol della Juventus, macchiato secondo i nerazzurri da un fallo di mano di Rabiot.

FESTA NAPOLI E FUTURO — In merito alla festa scudetto del Napoli, Gattuso dice che non andrà: “Sono un tipo un po’ particolare, i meriti se li deve godere chi è artefice di quello che stanno facendo. Non mi piace andare a festeggiare su cose che non ho fatto. Ricordo di aver perso la Champions League con 77 punti. Sono ovviamente contento, perché ci sono tanti giocatori che ho allenato, Napoli è stata una parte importante e sono orgoglioso di essere stato allenatore del Napoli”. Sul suo futuro invece dice: “A Valencia sono stati sette mesi incredibili, sapevo di andare in una società con problemi, con una piazza contro il presidente da tre anni, ma mi piace vedere tutto il calcio e allenare all’estero, sono molto curioso. Il campionato italiano è molto competitivo, il nostro calcio è cambiato, non si fa più calcio attendista, non più catenacciaro, ora si fa un calcio propositivo, c’è una visione di calcio aggiornata. Ritornare in Italia? Mi farebbe piacere, ma vediamo. Il paragone con le squadre inglesi? La Premier League in questo momento è l’Nba, è un altro mondo, non possiamo competere con le loro cifre, dobbiamo essere bravi a migliorare a livello giovanile e inventarsi qualcosa”.