Due filoni, un unico grande troncone e un nuovo slittamento. L’ennesimo. Il gup del Tribunale di Catanzaro Gabriella Pede ha rinviato al prossimo 23 giugno l’udienza preliminare relativa al procedimento penale scaturito dall’inchiesta denominata in codice “Gettonopoli” sulla presunta percezione indebita dei gettoni di presenza nelle commissioni consiliari del Comune capoluogo di regione e sulle presunte assunzioni fittizie dei consiglieri comunali effettuate – secondo l’accusa – al solo scopo di conseguire i rimborsi a copertura delle assenze, per ragioni istituzionali, dei finti dipendenti. Di fatto, tutto rinviato a dopo le elezioni in programma per il prossimo 12 giugno quando a Catanzaro si voterà per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare il Consiglio comunale. Il giudice ha infatti preso atto delle richieste di interrogatorio avanzate da cinque dei trenta imputati e, più precisamente, da Antonio Angotti, Antonio Mirarchi, Fabio Celia, Rosario Mancuso e Manuela Costanzo. Si è costituito come parte civile il Comune di Catanzaro, già individuato come parte offesa.