“Giù le mani dal Parco Marino Riviera dei Cedri, dall’isola Dino e dall’isola di Cirella”

Siamo contrari ad ogni forma di intervento sul Parco Marino Riviera dei Cedri e sulle zone speciali di conservazione presenti, isola Dino e isola di Cirella, effettuati da soggetti non previsti dalla normativa regionale, che escludano l’unico  abilitato a farlo e cioè l’Ente per i Parchi Marini Regionali, certamente dialogando con gli enti locali, le associazioni ambientaliste e i portatori di interesse, ma il solo in grado di dover assicurare che tali interventi non ledano l’integrità ambientale dei siti attraverso l’applicazione puntuale dei piani di gestione e delle misure di conservazione approvate.

Alla cortese attenzione :

– Commissario Ente Parchi Marini Regionali Calabria dottor Greco.

Oggetto: convenzione tra il Comune di Praia a Mare e le associazioni WWF Terre di Parchi Lucani e WWF Calabria Citra per l’area denominata Isola Dino.

Con deliberazione numero 111 del 28. 06.2024 la Giunta Comunale ha approvato lo schema di convenzione in oggetto che si allega.

Con questo atto  il comune di Praia a Mare consentirà alle associazioni del WWF di accedere all’area, cioè all’Isola Dino, successivamente denominata Oasi, per la organizzazione e la gestione di visite guidate. Il comune di Praia a Mare elargirà un contributo di  € 15.000 alle associazioni WWF per l’allestimento dell’area con la predisposizione della pannellistica e con l’allestimento dei sentieri. Le associazioni si occuperanno di organizzare , promuovere e guidare due volte la settimana d’estate ed una volta al mese per il restante periodo visite naturalistiche all’interno dell’area secondo gli itinerari condivisi con il comune. Inoltre le associazioni potranno chiedere ai visitatori un contributo per l’ingresso e la visita del sito.

Nella convenzione non vi è alcun riferimento alla situazione giuridica amministrativa dell’isola Dino che è Zona Speciale di Conservazione e come tale inserita nel parco Marino Regionale Riviera dei Cedri di cui lei è Commissario. Né viene presa in alcuna considerazione la disposizione regionale secondo la quale le ZSC, e tra queste l’Isola Dino, inserite nei Parchi  Marini Regionali sono di diretta gestione di codesto Ente.

In definitiva sono state completamente ignorate le sue prerogative nel definire le misure di regolamentazione e gestione di questo sito secondo le indicazioni contenute nel Piano di Gestione e nelle Misure di Conservazione appositamente approvate dalla Regione Calabria.

È  molto esplicativa la questione della sentieristica che va modellata e  definita in riferimento agli Habitat presenti sull’isola Dino, sentieristica che non può essere indicata né dal comune di Praia a Mare con gli itinerari da seguire , né dalle associazioni che non ne hanno titolo diretto, ma esclusivamente dall’Ente Parco con una progettualità che tenga espressamente conto degli elementi sopra indicati.

Inoltre vi è la problematica degli afflussi dei visitatori e le regole di fruizione. Come devono essere calibrati e definiti nel numero con riferimento appunto alla sostenibilità del sito? Ciò deve discendere evidentemente da uno attento studio e valutazione  dell’Ente Parco e non invece dalle eventuali esigenze economiche di cassa derivanti dalla presenza dei visitatori.

E’ evidente che tutti vogliamo che l’isola Dino debba essere valorizzata e fruita dai cittadini, e tutelata  ; ma tale fruizione  non deve avvenire al di fuori dalle disposizioni e regole che sono fissate dal Piano e Regolamento del Parco, ed in piena sicurezza per la salvaguardia ambientale del sito, altrimenti potrebbero derivarne gravi danni. Ciò implica necessariamente un ruolo primario dell’Ente di cui lei è commissario , dopo anni di immobilismo, impegnato nelle attività che si stanno sviluppando e che noi positivamente registriamo. Ci riferiamo  alle perimetrazioni delle Zone Speciali di Conservazione e alla creazione dei campi boa per i quali già sono avvenuti i sopralluoghi.

L’isola Dino appartiene alla collettività di Praia a Mare, ma questo non significa assolutamente che il comune può disporne prescindendo dalle leggi che ne disciplino la gestione in virtù della collocazione tra le Zone Speciali di Conservazione all’interno del Parco Marino Regionale Riviera dei Cedri.

Per tutte queste ragioni chiediamo alla  S.V. di intervenire con le modalità che riterrà più opportune ed efficaci, ritenendo che la convenzione in oggetto contraddica le regole e le disposizioni normative che sono alla base della gestione sia della Zona Speciale di Conservazione sia del Parco Marino Regionale Riviera dei cedri di cui fa parte e di cui lei è Commissario.

Si coglie l’occasione per inviare cordiali saluti.

Le Associazioni:

Italia Nostra Sezione Alto Tirreno Cosentino

Legambiente Riviera dei Cedri

Artemis

Comitato difesa Ambiente Diamante-Cirella