di Antonio Massari
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Il “sistema”. Lo chiama così, Luca Palamara, intervistato dal direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti. Il riferimento è a quella fetta di magistratura che da decenni gestisce il potere, che gioca le sue mosse all’interno e ne riverbera i riflessi all’esterno, che in più di un’occasione Palamara definisce una “cupola”. Da oggi in libreria, il volume edito da Rizzoli – Il Sistema – potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana – getterà altra benzina sul già aspro dibattito che infiamma la magistratura.
MOLTI I DETTAGLI INEDITI – Palamara ricevuto per esempio dal premier Berlusconi a Palazzo Grazioli – che toccano le stagioni dei governi di centrodestra e centrosinistra. L’ex pm non perde occasione per spiegare che il potere correntizio – ma non solo – che ha gestito e frequentato per circa 15 anni ha usato due pesi e due misure: mano pesante con la destra targata Berlusconi, leggera con il centrosinistra. Come nel 2006, quando c’era Romano Prodi al governo e Luigi De Magistris, pm a Catanzaro, creava imbarazzi alla maggioranza con le sue inchieste. La storia è nota: a De Magistris furono avocate le inchieste, fu punito disciplinarmente, e i pm di Salerno che indagarono sulla sua vicenda – Gabriella Nuzzi, Dionigio Verasani, con il procuratore capo Luigi Apicella – subirono dal Csm la stessa sorte.
“De Magistris – chiede Sallusti – andava fermato?”. “Diciamo – risponde Palamara – che la decisione è di provare ad arginarlo, il “sistema” non può permettersi una cosa del genere (…)”. ”
“Detto più chiaramente – continua Sallusti – voi lo scaricate e il presidente Napolitano approva?”. “Lo scarichiamo – risponde Palamara – e condividiamo questa scelta con il Quirinale tramite il compianto Loris D’Ambrosio (che è scomparso, non può smentire né confermare, ndr), il mio riferimento al Colle…”. Poi aggiunge: “Ci furono pressioni politiche per scaricare De Magistris perché quell’inchiesta andava a colpire un governo di sinistra? Il governo era di sinistra, il mio sistema di riferimento anche, lascio a voi le conclusioni”…”.
Questo il commento di De Magistris: “Al netto di sue imprecisioni e inesattezze il dr. Palamara, ex presidente dell’associazione nazionale magistrati, confessa in qualche modo. Il tempo si sta mostrando galantuomo. Il Sistema mi fece fuori ed il Sistema aveva la testa molto in alto. Io non mi sono mai piegato. Ho difeso la Costituzione, loro l’hanno tradita”.