Trasporti a lunga a percorrenza sì, ma alberghi no, ancora nessuna decisione sul tema lavoro. E poi obbligo per il personale scolastico in generale ma anche di studenti e professori universitari. Comincia a delinearsi in maniera ufficiale il perimetro entro il quale il green pass sarà obbligatorio. Il certificato verde – che si ottiene dopo la vaccinazione, la guarigione o un test molecolare negativo – sarà obbligatorio obbligatorio per il personale della scuola e gli studenti universitari. L’obbligo varrà per i professori universitari, come per tutto il personale scolastico L’orientamento è stato confermato dalla cabina di regia del governo in vista del Consiglio dei ministri di questo pomeriggio. Una discussione sarebbe in corso sugli studenti delle superiori che abbiano più di 16 anni.
Trasporti – Il documento sarà necessario anche per i trasporti a lunga percorrenza ed entrerà in vigore il 1 settembre anche se durante la cabina di regia si è valutato di anticipare l’inizio della sua attuazione al 20 agosto. Si va anch verso l’aumento della capienza dei trasporti a lunga percorrenza, a cominciare dai treni dal 50% all’80% dei posti disponibili. Il certificato verde, sui traghetti, non sarà necessario per i viaggi intra-regionali. È ancora in discussione se escludere dall’obbligo i traghetti che attraversano lo Stretto di Messina. Per quanto riguarda gli autobus i contorni dell’obbligatorietà del Green Pass sono in via di definizione: l’ipotesi è che valga per i viaggi in autobus che attraversano due Regioni. “Il green pass non sarà obbligatorio per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per i treni regionali” ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, rispondendo al question time alla Camera sottolineando che, per quanto riguarda il trasporto pubblico, la capienza sarà dell’80% anche in zona gialla. Il pass, ha ribadito la ministra, “è una misura di ragionevolezza e buonsenso che non mira a vietare ma a favorire gli spazi di libertà dei cittadini ed evitare nuove chiusure e lockdown”.
Lavoro – Una decisione” sul green pass sul lavoro “ancora non c’è, non so dire come sarà colmato questo vuoto, è noto che dentro la maggioranza ci sono posizioni molto diverse” ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando al question time alla Camera sottolineando che “credo sia ragionevole la discussione su come utilizzarlo nel mondo del lavoro” e che per arrivare a una soluzione “ci muoveremo nella stessa direzione” utilizzata per i protocolli Covid per la sicurezza sul lavoro, e cioè “costruire regole che nascono da un dialogo sociale”, si seguirà “la strada del confronto con le parti sociali”.
Alberghi – I clienti degli alberghi che vogliono accedere ai ristoranti e ai bar al chiuso nelle strutture non dovranno utilizzare il green pass. Nel corso della discussione, secondo fonti presenti alla riunione, parte della maggioranza avrebbe voluto introdurre anche per gli alberghi l’obbligo ma alla fine si è deciso di mantenere invariata la norma attuale.
Gli esercenti – Gli esercenti di bar e ristoranti sono pronti al controllo dei clienti che consumeranno al tavolo all’interno dei locali ma non ad una eventuale verifica dei documenti di identità. La Fipe in una nota sottolinea che “l’ipotesi di dover controllare anche i documenti di identità viene vissuta con profondo disagio perché rappresenta un atto di sfiducia nei riguardi dei clienti; “La responsabilità dell’uso improprio del green pass – spiega Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe-Confcommercio – non può ricadere sulle imprese”. Intanto è l’incontro tra il governo e le Regioni sul nuovo decreto che introduce la certificazione per la scuola e i traporti. Per il governo sono presenti i ministri Gelmini, Speranza, Giovannini e Bianchi.
Quarantena per i vaccinati – La quarantena per i positivi vaccinati sarà ridotta a 7 giorni con tampone alla fine del periodo. Resta 10 giorni per i non vaccinati. Il ministro della Salute Roberto Speranza lo ha annunciato ai rappresentanti delle Regioni. Sarebbe questo, secondo quanto riporta l’Ansa, questo anche l’ultimo parere espresso dal Cts.