Guerra in Ucraina, 13° giorno. Kiev si prepara al peggio, il generale russo Gerasimov morto durante un combattimento a Kharkiv

Kiev si prepara al peggio. Mentre la Russia continua a rinnovare l’offerta di corridoi umanitari e per oggi è prevista una nuova tregua per evacuare i civili, la Capitale dell’Ucraina aspetta l’arrivo dell’esercito. Che è accampato a 25 chilometri da piazza Maidan e attende di scatenare prima il bombardamento e poi l’assalto alla città. Durante la notte intanto si sono sentite esplosioni a Odessa, mentre Leopoli osserva l’arrivo degli sfollati. E nella notte l’esercito ucraino fa sapere di aver ucciso il vicecomandante Gerasimov, eroe di guerra della Crimea.

6,20 – Russia pronta al Cessate il fuoco

La Russia ribadisce di essere pronta al cessate il fuoco per consentire i corridoi umanitari in Ucraina dalle ore 10 di Mosca (le ore 8 italiane) di oggi. Lo riferisce la Bbc citando media statali russi, che riportano dichiarazioni ufficiali del Ministero della Difesa. I cessate il fuoco locali interesseranno le città di Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv and Mariupol.

5,15 – L’assedio di Mariupol, cittadini senza elettricità e acqua

Nella città assediata di Mariupol i 200.000 residenti dal 2 marzo, cioè da quando i russi l’hanno circondata, non hanno accesso né ad acqua corrente, né alla corrente elettrica e sono al gelo senza riscaldamento: è quanto denuncia l’ong per i diritti umani Human Rights Watch. «I civili di Mariupol sono intrappolati in un incubo gelato e arido senza luce e vivono sotto la costante minaccia dei bombardamenti russi», dichiara in una nota Jonathan Pedneault, dirigente di Hrw. «Le forze russe e ucraine devono prendere i necessari provvedimenti per permettere ai civili di lasciare la città e di soddisfare i bisogni più elementari per coloro che restano». Il 6 marzo, denuncia Hrw, una cannonata russa ha colpito un ripetitore di telefonia mobile, rendendo il coordinamento dei soccorsi praticamente impossibile.

4.00 – Bombardamento a Sumy, bambini tra le vittime

Ci sarebbero bambini tra le vittime degli attacchi aerei sulla città ucraina di Sumy portati dai russi ieri sera. Lo afferma il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky, in un video postato su Facebook. «Purtroppo ci sono bambini tra le vittime», ha detto, aggiungendo che nel bombardamento più di dieci persone sono rimaste uccise.

3.15 – Vitaly Gerasimov ucciso dagli ucraini

I servizi di intelligence ucraini affermano di aver ucciso a Kharkiv il generale russo Vitaly Gerasimov, vicecomandante della 41/ma Armata interforze russa, durante un combattimento a Kharkiv. La notizia, la cui veridicità non può essere verificata in modo indipendente, è rilanciata da vari social ucraini, compreso il Kyiv Independent su un tweet, in cui si dice che Gerasimov era stato decorato «per aver conquistato la Crimea». Se la notizia verrà confermata – intanto l’ha confermata l’agenzia investigativa Bellingcat e l’ha rilanciata, fra gli altri media, il Guardian – , si tratta del secondo generale russo ucciso dagli ucraini in una settimana. Alcuni giorni fa, infatti, gli stessi media russi hanno confermato l’uccisione in Ucraina del vicecomandante delle operazioni, il generale Andrei Sukhovetsky. Il gen. Gerasimov, 45 anni, che era capo di stato maggiore della 41/ma Armata, ha partecipato alla Seconda guerra in Cecenia e alle operazioni militari russe in Siria, oltre che all’annessione della Crimea nel 2014. Il ministero della Difesa di Kiev – la cui sezione intelligence ha dato la notizia – ha affermato di aver anche intercettato spezzoni di conversazione in cui la morte del gen. Gerasimov veniva confermata da un ufficiale dell’Fsb, il servizio di sicurezza russo, e nella quale i due interlocutori lamentavano che le conversazioni criptate con il sistema ‘Era’ non funzionano in territorio ucraino.

2.12 – UK respinge gli ucraini

La Gran Bretagna ha deciso di respingere circa 300 cittadini ucraini che cercavano di raggiungere il Paese dal porto francese di Calais. Sono 589 i profughi arrivati dall’inizio dell’invasione russa a Calais, secondo quanto riferito dalle autorità prefettizie locali: di questi, 286 sono stati respinti dalla Gran Bretagna. Alcuni cittadini ucraini a Calais hanno raccontato alla BBC di aspettare da una settimana l’ottenimento di un visto secondo lo schema di ricongiungimento familiare previsto dalla Gran Bretagna. Sono 17.700 gli ucraini che hanno fatto richiesta di visto a Londra ma sono solo 300 quelli che finora lo hanno ottenuto. Ieri il premier britannico Boris Johnson ha affermato che la Gran Bretagna è «un Paese molto generoso» ma che vuole mantenere il controllo sugli arrivi.

2.00 – Colpito un impianto di medicina nucleare

L’Ucraina ha riferito all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) che un impianto di ricerca nucleare che produce radioisotopi per scopi medici e industriali è stato danneggiato dai bombardamenti della Russia nella città di Kharkiv. Lo ha detto il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, sottolineando che i bombardamenti non hanno causato alcun aumento dei livelli di radiazioni nel sito. «Dobbiamo agire adesso per evitare un incidente nucleare in Ucraina che potrebbe avere gravi conseguenze per la salute e l’ambiente. Non possiamo permetterci di aspettare», ha tuttavia sottolineato Grossi.

1.00 – Il Pentagono: la Russia ha inviato gran parte delle truppe

Il Pentagono fa sapere che la Russia ha inviato gran parte delle truppe di cui dispone sul campo in Ucraina. Secondo il portavoce del Ministero della Difesa americano John Kirby, Mosca sta adesso cercando di reclutare anche combattenti stranieri, inclusi i siriani. Le forze russe «non hanno conseguito alcun reale progresso considerevole negli ultimi giorni», ha affermato Kirby, mentre il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha annunciato l’invio di altri 500 militari americani in Europa «per rinforzare le capacita’ difensive e di dissuasione della Nato, specialmente sul versante orientale», in aggiunta ai 12 mila già presenti quest’anno in Europa.