Guerra in Ucraina, 48° giorno. I russi pronti all’attacco a Est

Nel 48esimo giorno della guerra in Ucraina Kiev chiede più armi all’Occidente mentre il presidente Zelensky denuncia  che i russi hanno lasciato mine nelle aree da cui si sono ritirati. L’offensiva russa è prevista nell’Est e secondo gli esperti nelle prossime ore l’esercito russo prepara un nuovo assalto alle regioni orientali di Donetsk e Lugansk. Intanto il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha detto che il suo incontro con Putin non è andato bene: «Preparano un’offensiva su larga scala». Lo Zar incontrerà oggi il presidente della Bielorussia Alexandr Lukashenko mentre i ministri dell’Ue vogliono intensificare la consegna di armi all’Ucraina. E preparano anche l’embargo del petrolio dalla Russia.

6.50 – Russi pronti all’attacco da Est

Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel report quotidiano scrive che «il nemico sta cercando di completare il raggruppamento e il trasferimento delle truppe nelle aree di concentrazione delle regioni di Belgorod e Voronezh nella Federazione Russa, nonché il trasferimento delle forze aeree e spaziali negli aeroporti nelle immediate vicinanze dei confini orientali dell’Ucraina». Intanto nella direzione di Slobozhansky le truppe nemiche continuano a bloccare parzialmente la città di Kharkiv. Combattimenti si segnalano nell’area della città di Izyum e nelle direzioni di Donetsk e Tavriya. «Vi sono segnali di rafforzamento del sistema di difesa aerea – conclude il report – nelle aree di Melitopol e Ilovaisk. È probabile che in futuro il nemico cercherà di prendere il controllo della città di Mariupol, catturare Popasna e condurre un’offensiva in direzione di Kurakhove per raggiungere i confini amministrativi della regione di Donetsk».

5.20 – La Russia sarà sconfitta, secondo gli Usa

Secondo gli Usa la Russia sarà strategicamente sconfitta in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price alla Cnn, sottolineando che oltre ai problemi sul campo Mosca è nel pieno di una profonda crisi economica. Quanto alla questione della responsabilità dei crimini di guerra, Price ha ricordato che gli Stati Uniti hanno inviato in Ucraina decine di procuratori per collaborare con Kiev alle indagini e anche il dipartimento di Stato sta svolgendo una sua indagine. «Se le prove ci diranno che Putin è responsabile di crimini di guerra sarà perseguito per questo», ha detto.

3.00 – Sirene d’allarme a Kiev e Kharkiv

Le sirene di allarme per attacco aereo sono tornate a suonare, alle 2.40 locali, nelle regioni ucraine di Kiev e di Kharkiv. L’allerta è scattata anche nel sud del paese, nell’oblast di Mykolaiv. In precedenza, verso le 2 locali, gli allarmi hanno interessato le regioni di Zaporizhia e Dnipropetrovsk.

2.10 – Gli Usa e le presunte armi chimiche a Mariupol

Il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha commentato in una nota le notizie diffuse sui social media che a Mariupol i russi hanno usato armi chimiche: «Non siamo in grado di confermare queste notizie», ha detto Kirby precisando che il dipartimento della Difesa americano continua a «monitorare la situazione da vicino». Queste notizie, ha detto il portavoce del Pentagono, «sono molto preoccupanti e riflettono i timori che abbiamo da tempo sul rischio che la Russia possa usare gas lacrimogeni mescolati ad agenti chimici».