Guerra in Ucraina, 55° giorno. Inizia la battaglia del Donbass

Nel 55esimo giorno della guerra in Ucraina il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato l’inizio della battaglia del Donbass mentre le forze russe hanno lanciato un’iniziativa militare nell’est del paese con esplosioni segnalate lungo tutte le linee del fronte. Quattro missili hanno colpito la città di Leopoli, mentre l’esercito degli Stati Uniti prevede di iniziare l’addestramento degli ucraini sull’uso delle armi inviate di recente. Intanto, secondo fonti di Kiev, mille civili si nascondono nei rifugi sotterranei sotto l’acciaieria Azovstal bombardata dalla Russia. Nel frattempo il governatore regionale di Lugansk Serhiy Gaidai ha detto che le forze russe sono avanzate durante la notte, prendendo la città di Kreminna.

3.00 – Stati Uniti: Russia stato terrorista

Il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Ned Price ha detto in un’intervista alla Cnn che gli Stati Uniti stanno considerando la possibilità di definire ufficialmente la Russia come uno stato sponsor del terrorismo. Questo comporterebbe una nuova serie di sanzioni e restrizioni. «Stiamo valutando con attenzione i fatti e quello che dice la legge – ha spiegato Price – se ci saranno le condizioni, e ci verrà data la possibilità legale di agire, lo faremo». Lo status di ‘sponsor del terrorismo’ viene assegnato a quei Paesi che risultano aver «dato ripetutamente sostegno ad atti di terrorismo internazionale». La settimana scorsa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva chiesto al presidente americano Joe Biden di fare questo passo e considerare la Russia uno Stato terrorista. Al momento sono quattro i Paesi nella ‘lista nera’: Corea del Nord, Iran, Cuba e Siria.

2.15 – Macron tornerà a Kiev

Il presidente della Francia Emmanuel Macron ha detto al canale tv France 5 che ha intenzione di tornare a Kiev: «Tornerò a Kiev, ma per apportare qualcosa di utile. Per dimostrare semplicemente il mio supporto non ho bisogno di recarmi lì». E ancora: «Se andrò a Kiev, dovrà essere per fare la differenza», ha affermato Macron aggiungendo di aver parlato una quarantina di volte con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dall’inizio della guerra con la Russia. Con Putin, invece, non parla dal giorno della strage di Bucha: «Dai massacri che abbiamo scoperto a Bucha e in altre città, la guerra ha preso una piega diversa e da allora non gli ho più parlato direttamente, ma non escludo di farlo in futuro».

1.08 – Civili all’Azovstal di Mariupol

Ci sono mille civili nascosti nei rifugi dell’acciaieria Azovstal, per lo più donne con bambini e anziani. Lo ha fatto sapere su Telegram il consiglio comunale della cittadina assediata dai russi. Le autorità della città ucraina sudorientale assediata aggiungono che le forze russe hanno continuato a bombardare l’acciaieria, nonostante i civili si siano riparati sotto di essa. Secondo un funzionario dell’amministrazione americana la città è ancora contesa: «C’è un numero considerevole di forze di terra russe dentro e intorno a Mariupol. Se dovesse cadere in mano ai russi, libererebbe la dozzina di BTG da utilizzare altrove nell’est o nel sud dell’Ucraina», ha affermato il funzionario. «Questo è un grande se perché gli ucraini stanno ancora combattendo molto, molto duramente per Mariupol», ha aggiunto. Il sindaco della città Vadym Boichenko ha detto che quarantamila civili sono stati deportati dai russi.