“Houston, abbiamo un problema. Avvistati Graziano&Borselli. Che facciamo? Li abbattiamo?!?”

Houston, abbiamo un problema” è una frase che viene colloquialmente utilizzata per esprimere, in contesti informali, una situazione imprevista che avrà risvolti inaspettati sul piano pratico. Ma da dove deriva questo modo di dire?

Si usa in contesto informale, ma anche in ambito giornalistico e un po’ dappertutto. L’originale è la frase americana: “Houston, we have a problem” e forse sapete già che deriva da una celebre frase pronunciata da un astronauta. In realtà è inesatto. La citazione è errata e sarebbe stata attribuita a Jack Swigert a bordo della navicella spaziale Apollo 13. Più precisamente la frase sarebbe stata: “Ok, Houston, we’ve had a problem here”, che sarebbe: “Ok, Houston, abbiamo avuto un problema qui”.

Pochi istanti dopo, la base rispose “Say it again, please” (ripetere, prego), e per brevità Swigert dichiarò: “Houston, we’ve had a problem”. In pratica: “Houston, abbiamo avuto un problema”. Da lì, poi, gli astronauti hanno cominciato a spiegare l’avaria di sistema che avevano registrato. La frase, nella sua forma inesatta, è stata poi ripresa dal film Apollo 13 diretto da Ron Howard e interpretato da Tom Hanks, Kevin Bacon e Gary Sinise.

La vicenda racconterebbe dell’incidente che, tre giorni dopo la partenza, aveva provocato danni alla navicella, impedendole la prosecuzione della missione e rendendo molto arduo il rientro sulla Terra. Nonostante la partenza fosse stata del tutto ignorata dalla televisione, l’imprevisto riuscì a scatenare l’interesse dei media, che seguirono l’operazione col fiato sospeso. Con “Houston” si fa riferimento alla base, ovvero al Centro controllo missione, che si trovava precisamente in quella città americana, in Texas.

Il preambolo era necessario per riportarlo al contesto che ci interessa ovvero… l’Asp di Cosenza. Cosa c’entra “Houston” con l’Asp di Cosenza? C’entra, c’entra… Negli ormai mitici corridoi di via Alimena da una settimana, più o meno da quando è iniziato il lunghissimo “ponte” di Ognissanti e da quando si è diffusa la voce che L’Espresso avrebbe fatto un “mazzo” così al direttore generale Graziano “Stafalaria” non si hanno più notizie del corpulento dirigente che pure è difficile “nascondere” da qualche parte.

In principio la voce era quasi timida, difficile da credere ma poi col passare delle ore il tam tam è aumentato. Antonello Graziano è a… Houston insieme al suo inseparabile compagno di merende Riccardo Borselli, detto il “dottore volante”, deus ex machina del 118, per “studiare” a fondo come funziona l’emergenza-urgenza in… America. Sì, anche noi abbiamo fatto fatica a credere a quello che oggi finalmente stiamo scrivendo ma la realtà dei fatti è proprio questa. Come novelli Totò e Peppino a Milano, Strafalaria e il dottore volante sono insieme in America… E ovviamente il viaggio glielo stiamo pagando noi e vi assicuriamo che non è proprio una barzelletta mantenere il tenore di vita “alimentare” di Graziano. A questo punto, non ci rimane che attendere il loro ritorno e la pubblicazione della determina del loro viaggio per capire quanti soldi hanno “rubato” ai calabresi e ai cosentini in particolare. Ma intanto nei corridoi dell’Asp le battute si rincorrono: “Houston, abbiamo un problema: avvistati Graziano&Borselli. Che facciamo? Li abbattiamo?!?”…