Si torna in piazza domani per protestare contro la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. L’appuntamento sabato 10 agosto alle 18.30 a piazza Cairoli a Messina con lo slogan della manifestazione “Vogliamo l’acqua dal rubinetto non il ponte sullo Stretto”.
Tante le adesioni che arrivano da varie organizzazioni. Appello anche dal movimento No Ponte Calabria alle realtà del loro territorio per aderire in massa alla manifestazione organizzata a Messina.
“Ancora una volta siamo chiamati a scendere in piazza contro la costruzione del Ponte sullo Stretto e contro un Governo che vuole aprire i cantieri non alla luce di un progetto sicuro e realizzabile, ma a colpi di decreti legge – è l’appello del movimento No Ponte Calabria che ha dato appuntamento alle 16.30 alla stazione delle Fs di Villa San Giovanni – Non passa giorno in cui non salti fuori l’ennesima lacuna strutturale che ingegneri e studiosi mettono in rilievo: l’irrealizzabilità dell’attraversamento ferroviario, l’assenza di valide prove che attestino la resistenza del fantomatico ponte a vento e terremoti, l’insostenibilità dei cantieri dal punto di vista del consumo di risorse idriche. Il Ponte non è un problema solo di Villa San Giovanni e di Messina, o di Calabria e Sicilia, non fosse altro che per le risorse prese dai fondi per le infrastrutture del Sud e destinate a ingrassare la lobby del cemento. Ma noi quelle risorse le vogliamo – quei 14 miliardi destinati certamente a crescere a dismisura, noi li vogliamo. Li vogliamo per rifare le reti idriche ridotte a colabrodo mentre moriamo di sete, li vogliamo per difendere le nostre montagne mentre bruciano, per dare un futuro ai tirocinanti che stanno tenendo in piedi i nostri comuni senza più personale, per aprire ospedali, scuole, infrastrutture necessarie, bonificare i terreni inquinati da ‘ndrangheta e industrie del Nord, per creare posti di lavoro sostenibili”.
Anche il movimento degli universitari no ponte aderisce al corteo di domani. “Un corteo pacifico con cui la cittadinanza messinese rivendica il sacrosanto diritto a prendere parte alle decisioni che riguardano il proprio futuro, e si oppone ad un’opera pubblica tanto devastante quanto inutile, imposta senza alcuna reale consultazione dei cittadini – scrivono in una nota – Siccità, emergenza idrica, diritto alla salute negato: il governo nazionale non dà risposte concrete a questi bisogni impellenti mentre il governo regionale ha sottratto 2 miliardi dal fondo di coesione destinandoli al ponte, mettendo in secondo piano i bisogni reali dei cittadini siciliani e al primo posto gli interessi delle grandi imprese. Con la nostra adesione al corteo, intendiamo rivendicare il diritto di partecipare alle scelte che riguardano il territorio e il suo sviluppo sostenibile”.
Gli universitari No Ponte esprimo dissenso anche per l’approvazione del Dl Infrastrutture: “Di fronte all’ennesima forzatura del decreto infrastrutture che, in assenza di progetto esecutivo del ponte, prevede le opere spezzatino e contro il decreto bavaglio che criminalizza il dissenso e comprime la libertà di manifestazione, attraverseremo le strade della città per chiedere interventi rispettosi dell’ambiente, delle esigenze di sviluppo sostenibile e del diritto al futuro delle giovani generazioni. Contro il ricatto del ponte che subordina alla sua realizzazione opere necessarie e urgenti per la messa in sicurezza del territorio e per la corretta gestione del bene più prezioso, l’acqua per tutti, saremo in piazza con comitati, associazioni, partiti e i cittadini tutti che hanno a cuore il bene comune”.