I ragazzi del Liceo Classico “Galluppi” di Catanzaro al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau

Giornata fortemente toccante per i ragazzi del Convitto Nazionale-Liceo Classico Galluppi di Catanzaro in visita al tristemente noto campo di concentramento di Auschwitz – Birkenau in Polonia, attivo durante la Seconda Guerra Mondiale. L’iniziativa rientra nell’ambito del “Treno della Memoria”, tramite cui gli studenti stanno avendo modo di conoscere da vicino alcuni dei luoghi simbolo di quella travagliatissima fase storica per l’Europa e non solo. Una superficie di quasi trenta chilometri quadrati, il più grande e più famoso campo della morte. Auschwitz-Birkenau non era soltanto un campo di sterminio, ma una gigantesca industria che contava fino a centomila “ospiti”.

Sul cancello di ingresso si legge la famosa scritta “Arbeit macht frei”, ovvero “Il lavoro rende liberi”. Nella composizione della parola “Arbeit”, il fabbro polacco Liwacz fece una scelta coraggiosa capovolgendo la lettera B in modo che il cerchio piccolo risultasse in basso: una rivolta personale nella rivendicazione del diritto umano alla vita e al vero significato del lavoro, un simbolo di libertà supportato solo dalle armi pacifiche che compongono la scrittura: le parole. Un urlo silenzioso impresso per sempre su quel cancello e mai intuito dal nemico. I ragazzi del Convitto Nazionale-Liceo Classico Galluppi proseguono questa esperienza molto forte dal punto di vista emotivo.