Il Comune e l’affare comunicazione: 66mila euro alla signora Chiarelli! Rinnovo in vista?

Nell’ottobre del 2013 il Comune di Cosenza procede all’affidamento in economia (cottimo fiduciario, tanto per cambiare) dei “Servizi giornalistici televisivi e riprese e messa in onda Consigli comunali”.

Tutto questo nonostante il sindaco Occhiuto abbia già in organico a Palazzo dei Bruzi un giornalista che gli assicura una web tv (con tanto di ripresa in diretta dei consigli comunali) e un cineoperatore (non sappiamo se di regime o meno…) che segue sindaco, assessori, fidanzate, nani e ballerine per tutta la giornata. Per una cifra complessiva di circa 46mila euro all’anno.

Ma torniamo al cottimo fiduciario per “Servizi giornalistici televisivi e riprese e messa in onda Consigli comunali”.

Palazzo dei Bruzi, che sa quanto sia importante la comunicazione, invita:

1) Cam Tele Tre

2) Telitalia

3) WDI – World Diffusion Idea s.a.s.

4) Metro tv

5) Bunny House

Cam Tele Tre e Bunny House (che poi è la stessa cosa) sono molto vicine all’avvocato Paolini e capiscono da se che non è il caso di mettersi in gioco con altri media che invece, a dir poco, sono filogovernativi. E allora partecipano al banchetto solo Metro Tv, Telitalia e WDI Word Diffusion Idea Sas.

Il cottimo viene aggiudicato a WDI per un importo pari a 33.000 € oltre Iva.

WDI altri non è che la signora Francamaria Chiarelli, nota nel nostro ambiente come la moglie dello storico editore di Rete Alfa Luciano Achito, passato ormai da decenni a miglior vita. La signora, successivamente, s’è messa in proprio e, come si vede, non se la passa per niente male, visto che i palazzi del potere la tengono in considerazione e anche network televisivi di un certo peso come Ten (con il quale il sindaco Occhiuto mantiene sempre ottimi rapporti) attingono a piene mani alla sua “produzione”,

DURATA DELL’ACCORDO: Il cottimo affidato a WDI decorre dal 1° ottobre 2013 fino al 30 settembre 2015 e prevede la produzione di servizi giornalistici televisivi sulle attività dell’amministrazione comunale e la messa in onda su emittenti tv locali e sito web comunale

Nella determina c’è la clausola  di prevedere che il servizio possa essere prorogato per un ulteriore anno, previo formale provvedimento dirigenziale.

Successivamente, a distanza di circa un mese dall’affidamento e cioè l’11 novembre del 2013 la signora Chiarelli, nella sua qualità di legale rappresentante della WDI, propone dei servizi aggiuntivi rispetto a quelli richiesti e “validi ai fini di una migliore diffusione delle notizie dell’amministrazione comunale all’utenza.

E così, con scrittura privata tra la dott.ssa Scrivano (capofficiostampa del Comune) e la legale rappresentante della WDI, il Comune, sempre dal 1 ottobre 2013 al 30 settembre 2015, e sempre nonostante abbia già dentro l’organico due signori pagati per fare lo stesso lavoro al ritmo di 46mila euro all’anno, sgancia ancora altri soldi alla vedova Achito.

Per la precisione, altri 33.000 €. Per un totale, alla scadenza del 30 settembre, di 66mila cucuzze. Benedica!!!

La signora Chiarello, che è una vecchia volpe dell’informazione, mette nel calderone tutte le sue potenzialità: servizi e speciali realizzati per un anno sulla web tv Telecosenza; 6 speciali all’anno di 25’ con argomenti segnalati dall’amministrazione; disponibilità a seguire con una troupe (giornalista+operatore) eventi in altre città (BIT Milano, Museo MAXXI di Roma ecc.); servizi ed eventuali servizi speciali nel corso delle attività dei Teatri cittadini; immagini, interviste, speciali e servizi chiusi disponibili per emittenti televisive locali e non con particolre attenzione alla RAI…

E addirittura “disponibilità e particolare attenzione agli eventi della diocesi di Cosenza Bisignano in cui il comune è coinvolto anche indirettamente (Madonna del Pilerio, Festa di San Francesco ecc.)”.

Ben sapendo quanto il sindaco e la diocesi siano “intrallazzati”…

Insomma, vere e proprie cazzate per chi conosce il mestiere, “markette” (come dice Chiambretti) che costano si e no la metà di quanto pattuito per far ingrassare la signora e i suoi collaboratori e finanche Ten, che usufruisce dei “servizi” della signora con i soldi del Comune, pardon di Mario il furbo.

Siamo veramente al ridicolo:

  • si fa un cottimo fiduciario sotto i 40.000 euro per evitare una gara pubblica (in perfetto stile Occhiuto)
  • Successivamente NON l’amministrazione ma il fornitore DECIDE che per un servizio migliore c’è bisogno di servizi aggiuntivi
  • Si fa una scrittura privata e si concedono altri 33.000 €

Al momento non abbiamo trovato online, visto che siamo a novembre 2015 e il contratto scadeva a fine settembre scorso, determina dirigenziale del rinnovo ma la signora Chiarelli continua a realizzare “servizi” per il Comune.

Cosa significa? Che ce la dobbiamo sorbire per un altro anno? E sempre allo stesso prezzo?

Alla fine di tutta questa giostra, dunque, il Comune, cioè i cittadini, spendono oltre 80mila euro all’anno per far mangiare due collaboratori a co. co. co (46mila euro all’anno) e una signora che fa servizi per 33mila euro all’anno.

Vi pare possibile una cosa del genere? A Cosenza tutto è possibile!