Il Cosenza terzo in classifica alla fine del girone di andata fa rispolverare ai tifosi rossoblù i sogni di… Serie B che ormai sono riposti nel cassetto da una vita.
E le statistiche stanno lì a dimostrare che, con questo bottino di punti, i Lupi hanno tutte le carte in regola per poter pensare in grande. Anche se nel mercato di gennaio qualche rinforzo dovrà necessariamente arrivare per legittimare queste ambizioni. La tifoseria, dal canto suo, dovrà mettersi una mano sulla coscienza e capire che non è possibile cullare aspettative se non tornerà in massa allo stadio “Gigi Marulla” ad incitare la squadra e a dare il giusto supporto in termini economici al presidente Guarascio.

Ma torniamo alle statistiche. Numeri alla mano, da quando ci sono i tre punti per la vittoria, i 30 punti collezionati dal Cosenza di Giorgio Roselli alla fine del girone di andata rappresentano il secondo miglior risultato. Inferiore soltanto ai 36 punti del Cosenza di Giuliano Sonzogni del 1997-98, ultima promozione rossoblù in Serie B.
I 30 punti del Cosenza 2015-16 sono superiori ai 24 del Cosenza di Mimmo Toscano e Massimo Mirabelli del 2009-10 e dei 25 della squadra allestita da Peppuccio Pagliuso e Renzo Castagnini nel 2010-11 (allenatori Stringara e Somma).
Una curiosità: nel 1987-88 non c’erano i 3 punti per la vittoria, ma se ci fossero stati il bottino del Cosenza di Gianni Di Marzio (poi promosso in Serie B) sarebbero stati esattamente 30.
Come oggi…