“Il Cosenza è unito”: e la barzelletta continua…

L’allenatore (a tempo) del Cosenza Davide Dionigi stamattina s’è presentato nella sala stampa del Marulla insieme a due calciatori, Michele Rigione e Joaquin Larrivey, per mandare un messaggio chiaro all’ambiente: la squadra è compatta… Ora, senza voler essere prosaici a tutti i costi, ma è davvero assurdo che una società come quella rossoblù, che non s’è fatta scrupoli di abbandonare al suo destino il “parafulmine” Dionigi, mettendo nero su bianco che, in caso di sconfitta col Frosinone, sarà rispedito a casa, adesso voglia far credere che è “tuttapposto”. Possiamo finanche capire le circostanze relative alla preparazione di una partita molto delicata ma la società avrebbe dovuto proteggere diversamente il “parafulmine” evitando il comunicato di inizio settimana, con il quale non solo ha fatto ridere tutta la città ma ha certificato in tutto e per tutto la sfiducia a Dionigi. Come del resto i calciatori avevano già fatto perdendo tre partite consecutive e non dimostrando nessun attaccamento alla maglia con prestazioni indecenti e indecorose. Chiarissimo segnale che non seguono più l’allenatore. Con la “ciliegina” della lite tra Larrivey e il tecnico che tutti a Ferrara hanno potuto vedere.

La conferenza stampa di oggi, di conseguenza, è stata una farsa bella e buona e se qualcuno ha avuto il “coraggio” di dire le cose come stanno, Dionigi e i due calciatori hanno fatto finta di non capire, recitando la formuletta contrita del “siamo tutti uniti”. Come sempre, adesso la parola passa al giudice supremo che è il campo ma prendere in giro la gente, come fa ormai da più di un decennio il patron Gargamella è davvero sempre più insopportabile ogni giorno che passa.