Il Cosenza interrompe il silenzio: “Pronti a presentare documentazione per riammissione in Serie B”

Tanto tuonò che piovve: dopo due mesi di silenzio, il Cosenza Calcio è tornato a pubblicare sul suo sito ufficiale una nota dettata dal presidente Gargamella, pardon Guarascio. Eccone il testo. 

La Società Cosenza Calcio, in seguito alle determinazioni del Consiglio Federale che si è tenuto in data odierna, comunica di essere in procinto di depositare tutta la documentazione necessaria per la riammissione al Campionato di Serie B 2021/2022 comprensiva della fideiussione di € 800.000. Lo scenario che si apre oggi per il Cosenza Calcio è il risultato di una gestione societaria decennale improntata sui principi di legalità, trasparenza e sul rispetto delle norme e dell’equilibrio economico.

LA CRONACA DELLA GIORNATA

Il Consiglio Federale della FIGC ha confermato la decisione della Covisoc in merito all’esclusione dal prossimo campionato di Serie B del Chievo iVerona. Diverse testate hanno lanciato la notizia, in particolare SkySport. Ma anche l’agenzia ANSA: “Il Consiglio Federale della Figc, a seguito delle segnalazioni Covisoc, ha bocciato i ricorsi di 6 club: il Chievo viene escluso dalla serie B, Casertana, Novara, Carpi, Paganese e Sambenedettese dalla C”. 

Il Cosenza, direttamente interessato al ripescaggio al posto del Chievo, è adesso in condizione di presentare entro lunedì 19 luglio domanda di riammissione in Serie B attraverso una fideiussione (che pare sia già pronta) di 800mila euro. Nella graduatoria delle società ripescabili, il Cosenza infatti occupa la prima piazza. Il Chievo comunque ricorrerà al Collegio di Garanzia del CONI per un ultimo grado di giudizio che non arriverà oltre il 27 luglio. A Cosenza c’era grande curiosità per verificare se Gargamella (il presidente Guarascio per i nuovi di Iacchite’) interrompesse il suo silenzio, che andava avanti ormai dal mese di maggio, subito dopo la retrocessione sul campo.

In particolare, in molti si chiedono se il ripescaggio del Cosenza possa avvenire anche senza attendere l’esito del ricorso del Chievo (con l’eventualità di una Serie B a 21 squadre) ma non c’è ancora una voce ufficiale, che nelle società che si rispettano dovrebbe arrivare dal presidente. Ma a Cosenza non c’è una società e questo ormai lo sanno tutti. In sostanza, pare praticamente assodato che se anche il CONI dovesse accogliere le ragioni del Chievo, potrà eventualmente essere inserito in soprannumero in Serie B, lasciando comunque il Cosenza al suo posto. Poco dopo le 17, il Cosenza Calcio ha finalmente interrotto il silenzio diffondendo una nota ufficiale nella quale non si entra però nel merito (http://www.iacchite.blog/il-cosenza-interrompe-il-silenzio-pronti-a-presentare-documentazione-per-riammissione-in-serie-b/). 

«I ricorsi non sono stati accolti e oggi sei club non hanno conseguito la licenza nazionale. Hanno due giorni per fare ricorso e c’è ancora una partita aperta per quanto riguarda eventuali valutazioni da parte del Collegio di Garanzia», dice il presidente della Figc, Gabriele Gravina, al termine del Consiglio. Quanto al club veronese, il numero uno della Lega di B, Mauro Balata, specifica: «Io sono un garantista, com’è noto. Il Chievo è una società che ha una storia importante, ora vediamo cosa sosterranno nel terzo grado di giudizio».

Il Chievo non molla e annuncia un nuovo ricorso. La società gialloblù «prende atto della decisione del Consiglio Federale della Figc», si legge in una nota, «e, ribadendo di aver operato in linea con le normative vigenti e federali per l’iscrizione al campionato di Serie B 21/22, annuncia di essere già al lavoro per il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni».

E il 21 luglio è il termine per presentare le domande e i relativi adempimenti per la sostituzione della rinunciataria Gozzano in Serie C. Resta fissato per il 19 luglio il termine per le riammissioni e i ripescaggi per il completamento dell’organico in Serie B e C. Il Chievo era già deciso a fare ricorso attraverso il Collegio, dove presenterà documenti fiscali che non aveva sottoposto alla Covisoc. Anche se la decisione di oggi non era una sorpresa per la Figc, il numero uno federale ha comunque evidenziato tutta la sua amarezza: «Avevamo allontanato il rischio di perdere squadre iscritte e oggi perdiamo anche una squadra di B. Sono segnali allarmanti che richiamano comunque un intervento», ha sottolineato Gravina parlando di riforma dei campionati.