Il (falso) bagno di folla del cazzaro, le gaffe e tanta noia

Errori di “italiano” della presentatrice e qualche ricomparsa di politici e aficionados inusuali ieri sera da Mario Occhiuto.

Il “diccele” di Iole Perito non è stato il massimo della cifra stilistica narrativa (le rimproverano sempre a Iacchite’ ed è una goduria rimproverarle a qualcun altro). Per il resto, vestito alla Pippa Bauda, domande studiate a tavolino e quel “a noi “ che rinnega presunte radici sinistroidi (ma poi, in tutta verità, quali?) annacquate dallo stipendio mensile di Palazzo dei Bruzi.

Altra gaffe notevole della comunicatrice (che sa di politica cumu iu sacciu mpastari cuculi) la dimenticanza di Massimo Bozzo e Giulia Fresca (che pure si batte il petto a sopralluogare e a sorvolare tutti i santissimi giorni) tra gli assessori uscenti.

La conduttrice si è lamentata dello “sgabeeeello” (dizione da Serie D atru ca città europea) e ha pensato, a nu certo punto, i essa Maria Latella. Il tenore delle sue domande farebbe sembrare leonino Bruno Vespa curu figliu  i Zu Toto’.

In sala, pochi politici, un esercito di candidati e tanti loro parenti. Altro che bagno di folla e pienone, siamo alle solite pratiche clientelari di Mario Occhiuto che ormai non impressionano più nessuno. Tutti foraggiati con determine, delibere o altri favori personali.

Se proprio non riuscite a fare due più due, vi aiutiamo noi.

32 candidati + un ci viani ccu mia= 64
Liste = 15
64X15= 960
Abbiamo trasmesso il bagno di folla…

Per il resto, la parte sana della città ha completamente snobbato Mario il cazzaro.

Ma veniamo ai politici.

Peppino faccia di bronzo Graziano, divenuto più oliveriano di Oliverio, alleato del Pd a Bisanzio, ha fatto la  capatina vicino al Presidente dell’Amaco, Maruzzu Capalbo.

Rosita Gangi, spaventata dallo sgamamento del suo flirt giornalistico con Presta, un sa filata nissunu. Baci e abbracci e complimenti a Mario Campanella, non più amico del cinghiale (lungo quello con Wanda Ferro), Jole Santelli in giallo, Gino Pagliuso dormiente e il suo fido Cennamo da clacheur.

Sergio Strazzulli su vint’anni ca cerca di fa u consigliere comunale e mancu sta vota cia fa distribuiva facsimili. In attesa di essere stabilizzato come “lavoratore” di Why Not transitato in Calabria Verde. Della serie: “Franza o Spagna purché se magna”.

Donna Franca Chiarelli, che ha guadagnato cifre esorbitanti a Palazzo dei Bruzi, lodava sperticatamente tutti. A ‘stu priazzu è chiaro che sia così. Non conosce la lingua italiana, eppure è lì, a contare soldoni e ad organizzare “blow job” per il suo Mario.

Unico momento rock l’ingresso di Hettaruzzo Hebdo, con selfie e radicalismo. Qui voti di scambio non ce ne sono.

Per il resto, solo tanta noia.