Il Parco del Pollino continua a bruciare da due giorni: devastato dalle fiamme il costone di Serra Dolcedorme

Dalla scorsa notte è attivo un vasto incendio che impegna il costone orientale di Serra Dolcedorme, nel Parco Nazionale del Pollino. Vigili del fuoco, ma soprattutto 2 canadair e 1 elicottero stanno operando per bloccare le fiamme. Molto probabile la natura dolosa dell’incendio, divampato, chiaramente, in un luogo di non facile accesso. Le operazioni di spegnimento sono seguite da vicino soprattutto dai carabinieri forestali. È stato colpito un vero e proprio simbolo del patrimonio naturalistico meridionale nel cuore del Parco Nazionale e a due passi dal Santuario della Madonna del Pollino (che si trova sul versante lucano).

Il nuovo fronte delle fiamme si è sviluppato ad appena poche ore dall’altro vasto incendio che sta interessando dalla serata di avantieri – lunedì – i boschi che circondano il centro abitato di Plataci, lungo il massiccio costiero del Pollino compreso tra la Basilicata e lo Jonio calabrese. Diversi ettari di vegetazione sono andati distrutti dalle fiamme e una parte tra questi ricade anche nel Parco Nazionale del Pollino. Per comprendere la vastità del rogo e del danno ambientale dallo stesso provocato basti pensare che ancora oggi, a distanza di quasi 48 ore dall’innesco dell’incendio, sono operativi sul posto tre canadair della Protezione civile nazionale provenienti dal campo base di Lamezia Terme.

L’area maggiormente colpita è stata quella di Santa Lia. Sul posto sono operative le squadre boschive dei Vigili del Fuoco di Trebisacce, Castrovillari, Corigliano-Rossano, gli operai di Calabria Verde, i volontari della Protezione Civile coordinati dal sindaco platacese Stamati.

Purtroppo non si tratta di un evento isolato. Già in passato, un’area attigua a quella che sta andando distrutta in queste ore, era stata oggetto di un vasto incendio boschivo innescato da piromani che ha disintegrato decine di ettari di bosco e macchia mediterranea. Quasi superfluo sottolineare che da queste parti i droni di Occhiuto non li ha visti nessuno…