Il sindaco Barillari, l’uomo Alfredo: perché oggi tutta Serra San Bruno sta dalla sua parte

di Biagio La Rizza

Fonte: Il Meridio (https://ilmeridio.it/il-sindaco-barillari-luomo-alfredo-perche-oggi-tutta-serra-san-bruno-sta-dalla-sua-parte/)

Sugli scalini della chiesa Addolorata, tra i banchi di scuola, nelle tavole delle famiglie, nelle botteghe artigiane, negli uffici non si parla d’altro. L’auto del sindaco Alfredo Barillari è stata distrutta da fiamme con buona probabilità dolose. Le ipotesi dei cittadini, che poco si appigliano a quelli che saranno gli sviluppi investigativi, sono intrise di delusione, di sgomento, di rabbia. E di vicinanza, di solidarietà, di umanità. Perché questi gesti indegni non appartengono alla cultura serrese, perché si fa fatica a ricordare episodi simili (a parte i danneggiamenti ai mezzi di Nazzareno Salerno poco dopo l’elezione a consigliere regionale), perché l’Amministrazione Barillari non si è abbandonata a vendette elettorali né ha operato nell’ombra per danneggiare qualcuno. E anche perché Alfredo Barillari è prima di tutto un giovane che ha scelto una strada e che ha deciso di percorrerla in maniera ostinata. Che ha raggiunto un suo (primo) obiettivo, che magari cerca di crescere ulteriormente. Che ha i pregi che i “suoi” sbandierano con cadenza quotidiana, che ha i difetti che i detrattori rimarcano con altrettanta costanza. Ma che non ha il vizio di causare disagi per poi alleviarli e chiederne il conto, che non maramaldeggia su chi è caduto e non riesce a rialzarsi. È un sindaco che è cosciente che il suo paese – come tutti i centri delle aree interne del Mezzogiorno – perde ogni giorno un soffio della sua anima perché i giovani partono e non tornano, perché i servizi diminuiscono, perché a queste latitudini trovare un lavoro appagante e che rispecchi le speranze è una lontana chimera. È però un sindaco che non rimane fermo, che – tra mille difficoltà e, diciamolo, con una qualità del sistema che lo attornia non trascendentale – si batte per riannodare i fili di una matassa non generosa come nei decenni addietro.

Nessuno merita di subire azioni minacciose, violente, che arrecano danni materiali e soprattutto morali. Men che meno li merita un ragazzo che – comunque la si voglia vedere – ha investito su Serra, per Serra. Che ha visto albe e tramonti nei circoli polari e nei tropici, ma che ha scelto con struggente determinazione di vivere l’orizzonte serrese. Forse può non essere usuale per un carattere estroverso come quello di Alfredo, ma in questa scelta di vita c’è un tocco di romanticismo.

Commuove vedere la vicinanza che arriva da politici di tutto l’arco costituzionale. Forse fa parte del vetusto teatro della politica, ma è un segnale. E lo è ancor di più ascoltare la voce fioca e rotta dall’emozione di cittadini, consiglieri e dipendenti comunali che hanno voluto stringerlo in un abbraccio affettuoso, volendo dire: “io ci sono”. Oggi, l’uomo Alfredo – ancor prima che il sindaco Barillari – non è solo. Con lui, c’è un popolo che si divide su tante visioni, ma non sul concetto di civile convivenza e di sostegno alla persona.