IL SUPERBONUS, L’ALLARMISMO DELLA MELONI E LA VERITÀ
di Pino Tassi
Sul superbonus si è aperta una sfida a colpi di numeri. Da una parte c’è la Meloni che strilla che lo stato corre il rischio del fallimento. E tira fuori numeri da brivido. Lo stato deve coprire 120 miliardi, non ce la facciamo e i conti pubblici saltano. Su ogni italiano gravano 2 mila euro di debito, fanciulli inclusi. Di fronte a questo dato l’Italia si desta e si schiera con la Meloni contro quell’incapace di Conte che ha rovinato l’Italia. Dalle Alpi a Lampedusa tutti in piedi ad applaudire il coraggio della Meloni e del suo governo. Dal grande economista Cottarelli, al filosofo Cacciari, alle grandi firme e OPINIONISTI, ai telegiornali, ai giornaloni, alla gente comune tutti insieme appassionatamente.
Poi scavi scavi, esce fuori la verità che è ben diversa da quella rappresentata dalla Meloni. O meglio la Meloni ci ha detto mezza verità, ci ha informato sulla voce delle uscite che lo stato deve affrontare. Si è dimenticata di parlarci dei benefici e delle entrate che lo stato sta realizzando con il superbonus e gli aspetti sociali ed economici che ne sono derivati per la nostra economia e società.
Per capire chi dice la verità e chi spara allarmismo diffondendo mezze verità basta leggere il report di Nomisma che si basa su dati reali. Ma potremmo citare i dati del Censis e di altri istituti di ricerca.
1) La Meloni parla di 120 miliardi di uscita.
Nomisma ci informa che l’impatto del superbonus sul PIL è stato di 195 miliardi di euro. Il Risparmio medio in bolletta di 964 euro all’anno.
Inoltre la misura ha avuto un effetto diretto di 87,7 miliardi, 39,6 miliardi di effetti indiretti e 67,8 miliardi di indotto. C’è anche un ritorno sul bilancio delle famiglie, con risparmi pari a circa 29 miliardi di euro (dati stimati da Nomisma sui cantieri già conclusi). Nello specifico, chi ha beneficiato della misura ha risparmiato sulla bolletta 964 euro all’anno. Le uscite dello Stato ammontano a 70 miliardi e non a 120 miliardi. A fronte di questi 70 miliardi di uscite si è avuto un impatto economico pari a 195,2 miliardi. È stato questo l’effetto del Superbonus 110% sull’economia nazionale.
2) SUPERBONUS PER I RICCHI
La Meloni ci ha detto che sarebbero stati i ricchi a beneficiare della misura. Nomisma ci informa che sono stati 1,7 milioni gli italiani con reddito medio-basso ad averne beneficiato. La misura ha reso possibile l’accesso alla riqualificazione profonda delle proprie unità abitative a una porzione di popolazione meno abbiente che, altrimenti, non ne avrebbe usufruito. Al 25% di benestanti, si aggiunge un 28% di impiegati e proprietari di un appartamento in condominio.
3) SVILUPPO E OCCUPAZIONE
Infine gli effetti sull’occupazione. Secondo Nomisma, ha visto un incremento di 641.000 occupati nel settore delle costruzioni e di 351.000 occupati nei settori collegati.
4) PROVA DEL NOVE
Che Nomisma, Censis, associazioni costruttori e sindacati abbiano ragione lo conferma un dato. L’aumento del PIL degli ultimi due anni in Italia che è stato dovuto per buona parte alla ripresa nel settore edile. E non per buttare nuovo cemento e consumare suolo, ma per recuperare e ristrutturare. Eppure tutti quei politici, economisti, intellettuali che oggi urlano contro quell’indecenza del superbonus sono gli stessi che hanno esaltato i dati del PIL italiano. Salvo che non credano che la crescita straordinaria del PIL negli ultimi due anni sia figlia dello Spirito Santo…
5) LE SCELTE SCIAGURATE DELLA MELONI
Le associazioni di categoria e i sindacati denunciano che con le misure della Meloni corrono il rischio chiusura in Italia 40 mila imprese e 100 mila posti di lavoro sono a rischio. La Cgil ha denunciato che solo in Calabria ci sono 4 mila posti di lavoro in pericolo e mille imprese a rischio chiusura.
6) CONCLUSIONI
Quella messa in atto dal governo si chiama shock economy. SI lanciano allarmi così forti per creare sconcerto e paura. La si libera così grossa in modo che il popolo indignato si scagli contro misure che lor signori non gradiscono. Con i poveracci del reddito si è imposta la leggenda dei divanisti, contro il superbonus che va a favore dei ricchi e scassa i conti. Salvo che poi i rimedi presi favoriscono solo i ricchi e vadano in culo ai poveri. Vogliono le mani libere per far quello che vogliono liberamente.
MEDITATE GENTE, MEDITATE.