Catanzaro – La Giunta regionale, su proposta del presidente Nino Spirlì, ha deliberato la richiesta al Governo di dichiarazione dello stato di emergenza “in relazione agli eventi calamitosi derivanti dalla diffusione di incendi boschivi che stanno interessando il territorio della Calabria”. Nella delibera si dà anche atto che “si procederà, con successivi atti, alla quantificazione dei danni derivanti dagli eventi, a seguito di apposita ricognizione che verrà effettuata presso i Comuni interessati”.
Due vittime per ustioni
Oggi la Calabria conta anche due decessi. Un uomo di 79 anni è morto a Cardeto, in provincia di Reggio Calabria, vittima degli incendi come il pensionato 76enne morto questa mattina a Grotteria, sempre nel Reggino. Il 79enne era dato per disperso fin quando il suo cadavere è stato rinvenuto nel tardo pomeriggio. A Vinco, zona pedemontana di Reggio, inoltre, 4 persone sono state ustionate dalle fiamme, tre di loro sono finite al pronto soccorso e un quarto è meno grave.
L’emergenza
«Il territorio della Calabria – è scritto nel provvedimento – è stato diffusamente interessato, già a partire dal mese di giugno 2021, da un numero estremamente rilevante di incendi boschivi e di interfaccia che hanno provocato ingenti e gravi danni all’intero ecosistema regionale, ivi comprese le colture agricole, gli allevamenti, gli insediamenti civili, rurali ed industriali».«In particolare – è spiegato –, nelle ultime settimane di luglio e in quella di agosto, si è assistito a una drammatica recrudescenza dei fenomeni, che hanno messo in concreto e immediato pericolo sia il patrimonio boschivo – anche quello vetusto, oggetto di tutela dell’Unesco – che quello abitativo e produttivo, con il proliferare di incendi di interfaccia che hanno provocato ingenti danni alle cose nonché, circostanza ancor più grave, la perdita di vite umane». «Tuttora insiste, in tutta la regione – si legge nella delibera –, una situazione di criticità tale da aver indotto il presidente della Giunta, unitamente al direttore generale del dipartimento di Protezione civile a richiedere al presidente del Consiglio dei ministri, lo stato di mobilitazione nazionale».
110 roghi attivi
“I 110 incendi che interessano la regione, secondo i dati forniti alle 16 di oggi da Calabria verde – spiega il presidente della Regione Spirlì – sono così suddivisi: 34 nel Reggino, 31 nel Cosentino, 25 nel Catanzarese, 15 nel Vibonese e 5 nel Crotonese. I focolai più impegnativi sono quelli di San Luca, Mammola, Siano, Longobucco, Zagarise, Orsomarso e Tortora. Attualmente, risultano impegnati quattro canadair, più quattro elicotteri regionali e tre di Stato, più tutte le squadre con i mezzi di terra. La Prefettura di Reggio, inoltre, ha disposto un giro ricognitivo a San Luca per valutare possibili azioni di sbarramento del fronte del fuoco con i mezzi dell’esercito. Al centro operativo aereo del dipartimento di Protezione civile nazionale sono arrivate, complessivamente, 28 richieste di intervento per la flotta dello Stato, delle quali 8 solo dalla Calabria”.
Il rapporto di Calabria verde
«Nei rapporti stilati dall’Azienda Calabria verde, delegata all’attuazione del Piano antincendio boschivo – è scritto ancora – continuano a pervenire, presso le sale operative di Calabria verde e della Protezione civile, numerose richieste di intervento e di soccorso, pure in funzione della tutela della vita umana in caso degli incendi di interfaccia. Appare necessario richiedere, al Governo, la dichiarazione dello stato di emergenza, tenuto conto, fra l’altro, dell’enorme dispiegamento di risorse umane e strumentali impiegate in campo, anche per effetto della presenza delle organizzazioni di volontariato provenienti da altre regioni in virtù della dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale».La Giunta ritiene dunque che sia «necessario ricorrere all’utilizzo di mezzi e poteri straordinari, cui all’art. 24 del D.lgs. 2 gennaio 2018, n. 1, anche al fine di evitare pericoli per la pubblica incolumità e favorire il più rapido ritorno alle normali condizioni di vita delle popolazioni interessate e il ripristino delle strutture e infrastrutture danneggiate».