Influenza, casi in risalita: Calabria e Basilicata non hanno attivato la ‘sorveglianza’ epidemiologica

Dopo la pausa per la chiusura delle scuole durante le feste di Natale, l’influenza prede a risalire nella prima settimana del 2025. Il livello d’incidenza è pari a 11,3 casi per mille assistiti (9,9 nella settimana precedente). Nella stessa settimana della scorsa stagione la curva dell’incidenza cominciava la sua discesa. I casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 667.000, per un totale di circa 5.851.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. Lo rileva l’ultimo report RespiVirNet dell’Iss che ha monitorato la settimana dal 30 dicembre al 5 gennaio 2025.

L’incidenza è stabile nelle fasce di età pediatrica, mentre è in aumento nei giovani adulti e negli anziani. Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età, in cui l’incidenza è pari a 21,4 casi per mille assistiti (21,7 nella settimana precedente) prosegue il report. Le aree del Paese maggiormente colpite sono la provincia di Bolzano e le regioni Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia.

Basilicata e Calabria – informa l’Istituto superiore di sanità – non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica.

Tra i campioni analizzati, 113 (6,9%) sono risultati positivi per il virus respiratorio sinciziale (Vrs), 42 (2,6%) per Sars-CoV-2 e i rimanenti 259 sono risultati positivi per altri virus respiratori. La co-circolazione di diversi virus respiratori – scrivono gli esperti dell’Iss – contribuisce a determinare il valore di incidenza delle sindromi simil-influenzali (Ili) registrato nella prima settimana del 2025 (11,3 casi/1000 assistiti, come riportato nel Rapporto epidemiologico 2025/01), tra cui in particolare virus influenzali, Rhinovirus e Vrs”.