Influenza, vicini al picco: da medici di famiglia le regole per l’uso appropriato dei farmaci

Ogni anno, immancabilmente, subito dopo le feste natalizie, ci ritroviamo a fare i conti con l’influenza e altre malattie stagionali. È come se il nostro corpo, sopraffatto dagli eccessi, lanciasse un segnale di resa. Non è un caso, né una semplice coincidenza. Ciò che mangiamo, come viviamo e il modo in cui trattiamo il nostro corpo hanno un impatto diretto sulla nostra salute, spesso più di quanto immaginiamo.

Pensiamo allo zucchero, onnipresente nei dolci delle feste. Forse non tutti sanno che anche una quantità relativamente piccola è sufficiente per indebolire il sistema immunitario. Dopo aver mangiato zucchero, bastano trenta minuti per osservare un calo della capacità dei globuli bianchi di combattere le infezioni, e l’effetto può durare fino a cinque ore. Ora, se consideriamo la quantità di dolci, bibite zuccherate e altri alimenti processati che consumiamo in questo periodo, il quadro si complica. Lo zucchero, inoltre, non si limita a indebolirci: è un vero e proprio ladro di nutrienti, capace di bloccare l’assimilazione delle sostanze di cui il nostro organismo ha bisogno.

Anche il sonno subisce le conseguenze delle feste. Tra le serate prolungate, gli stravizi e i ritmi scombussolati, finiamo per dormire meno e peggio. Questo compromette i processi di rigenerazione e detossificazione che avvengono durante il riposo. Senza un sonno adeguato, il corpo produce più cortisolo, l’ormone dello stress, e la melatonina – essenziale per proteggere le nostre cellule – viene prodotta in quantità insufficiente.

Ci sono poi altri elementi che aggiungono peso al carico già eccessivo: farmaci, vaccini, alcol e alimenti processati. I farmaci, spesso assunti senza riflettere sulle conseguenze, possono deprimere il sistema immunitario e alterare l’equilibrio dei batteri intestinali, che rappresentano la nostra prima linea di difesa. Lo stesso vale per l’alcol, che, se consumato in eccesso, interferisce con la digestione, riduce l’assorbimento di nutrienti fondamentali e abbassa il numero dei globuli bianchi, lasciandoci più vulnerabili alle infezioni. E non dimentichiamoci dei cereali raffinati, così comuni nella nostra dieta moderna e poveri di nutrienti e fibre. Anche questi contribuiscono a creare un terreno fertile per l’infiammazione e la fragilità del sistema immunitario.

E poi c’è lo stress, compagno silenzioso ma onnipresente delle feste, che peggiora le cose. Le emozioni negative, come ansia e paura, alzano i livelli di cortisolo e mandano in tilt il sistema immunitario, lasciandoci esposti non solo ai malanni di stagione, ma anche a problematiche più serie.

In tutto questo, dimentichiamo spesso il ruolo cruciale della vitamina D. Durante i mesi invernali, trascorriamo molto tempo al chiuso, privandoci dell’esposizione al sole necessaria per produrla. Questo ormone, perché di fatto è un ormone, è fondamentale per rafforzare il nostro sistema immunitario. Una sua carenza ci rende più fragili, proprio quando avremmo più bisogno di essere protetti.

A peggiorare il quadro, c’è la disidratazione. Bere meno nei mesi freddi è un errore comune, ma un corpo disidratato fatica a eliminare tossine e scarti metabolici, sovraccaricando ulteriormente il sistema immunitario.
Quello che accade dopo le feste è, in fondo, il risultato di settimane in cui abbiamo ignorato i segnali del nostro corpo. Ma non tutto è perduto: possiamo riprenderci, iniziando da piccoli gesti quotidiani. Ridurre gli zuccheri, privilegiare cibi freschi e non raffinati, dormire a sufficienza, esporci al sole quando possibile, bere più acqua e imparare a gestire lo stress sono passi semplici ma potenti. Il nostro sistema immunitario non chiede altro che essere sostenuto, non ostacolato. Dargli ciò di cui ha bisogno è il miglior regalo che possiamo farci per affrontare le sfide della stagione e della vita con forza e resilienza.