Intimidazioni a Reggio. Libera: “La ‘ndrangheta è in difficoltà”

“Reggio Calabria e provincia ancora sotto attacco con una serie di atti intimidatori che hanno colpito diverse categorie tra cui: giornalisti, imprenditori e amministratori locali. In questa estate “rovente”, a essere colpiti anche i beni confiscati.  Nel mese di luglio sono stati devastati diversi ettari di campi seminati e uliveti confiscati alle cosche della Piana di Gioia Tauro e ora coltivati dalla Cooperativa Valle del Marro. Un incendio doloso, a Melito Porto Salvo, ha distrutto gli alberi in un terreno confiscato alla ‘ndrangheta. Notizia di ieri che a essere oggetto di intimidazioni è stato un bene confiscato nella disponibilità del comune di Reggio Calabria.  Si tratta dell’ex cinema Orchidea che a conclusione dei lavori, grazie al progetto realizzato dall’amministrazione comunale reggina, diventerà un importante centro culturale a disposizione della comunità”. Così il coordinamento di Libera a Reggio Calabria che in una nota aggiunge: “Sono tutti episodi che rendono ancora più significativa la presenza asfissiante della ‘ndrangheta che cerca in tutti i modi, compresa l’intimidazione, di condizionare la vita delle imprese, delle amministrazioni, della libera informazione, dei singoli cittadini.

La ‘ndrangheta ha bisogno di imporre la propria presenza e dimostrare che nei territori c’è e detta la sua legge. Quando le cosche non riescono ad arrivare ai propri scopi attraverso le diverse forme di “aggiustamento” e di vera e propria corruzione, allora alzano il tiro e ricorrono alla violenza degli atti intimidatori.

Di fronte a questo scenario non basta esprimere attestati di solidarietà e condanna che rischiano di essere solo di circostanza. Ma la nostra sincera condivisione della sofferenza con chi subisce atti intimidatori, si deve tradurre nel concreto impegno affinché tutti e ciascuno, a partire dai diversi ruoli e responsabilità, operino quotidianamente per liberare il nostro territorio da ogni forma di prevaricazione e violenza”.

“Siamo convinti – conclude il coordinamento – che, già, il costante impegno delle forze dell’ordine, della magistratura, delle istituzioni democratiche, dell’associazionismo e della stessa rete ReggioLiberaReggio-La libertà non ha pizzo” stia dando i propri frutti nel rendere il nostro territorio meno fertile per la ‘ndrangheta e che c’è in atto una presa di coscienza, una maggiore consapevolezza e responsabilità per impedire alla criminalità organizzata di inquinare, ancora, la vita libera e democratica dei cittadini, degli imprenditori e di tutta la rete istituzionale”.