Isola Capo Rizzuto, le mani degli Arena sul Cara. I legami con Alfano

Il capo della Misericordia di Isola Capo Rizzuto Leonardo Sacco ed il parroco dello stesso paese, don Edoardo Scordio, sono tra i fermati dell’operazione Jonny, condotta dalla Dda di Catanzaro, che ha smantellato la cosca Arena di Isola Capo Rizzuto.

La Misericordia gestisce il Centro di accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Isola, uno dei più grandi d’Europa, che secondo le indagini sarebbe stato controllato dalla cosca Arena. I due sono accusati di associazione mafiosa, oltre a vari reati finanziari e di diversi casi di malversazione, reati aggravati dalle finalità mafiose.

Ecco cosa scriveva non molto tempo fa L’Espresso.

C’è una foto emblematica sul mondo dell’accoglienza per i migranti. Al centro dell’inquadratura sorridono il ministro dell’Interno Angelino Alfano e, accanto, il governatore delle Misericordie di Isola Capo Rizzuto, Leonardo Sacco. Ai due lati ci sono i cugini Antonio e Fernando Poerio, imprenditori del catering, cui pochi anni fa è stato sospeso il certificato antimafia. In seguito, la società dei Poerio e delle loro mogli, “La Vecchia Locanda”, è stata liquidata e la fornitura dei pasti del centro di accoglienza per migranti “Sant’Anna”, uno dei più grandi d’Italia, gestito appunto dalle Misericordie, è passata al “Quadrifoglio”, con un trasferimento di azienda da Antonio a Pasquale Poerio. Il titolare è consigliere comunale di Forza Italia al comune di Isola Capo Rizzuto, primo eletto della lista dell’attuale sindaco Gianluca Bruno.

Le foto delle frequentazioni di Leonardo Sacco, pubblicate da lui stesso su Facebook, comprendono anche una cena a Roma con Domenico Giani, “guardia del corpo del Santo Padre e confratello delle Misericordie”, una stretta di mano a Silvio Berlusconi nel 2012, fino all’incontro con Papa Francesco.

Lo scatto con Alfano è stato pubblicato da Leonardo Sacco sul profilo pubblico il 9 febbraio 2014. Pochi mesi più tardi, le Misericordie hanno vinto l’appalto del centro di accoglienza di Lampedusa, con procedura negoziata, in deroga alle norme.