ISOLA CAPO RIZZUTO – Oltre 200 partecipanti hanno preso parte all’incontro promosso da SPI CGIL, FILLEA CGIL e CGIL Calabria dal titolo “Lavoro + Sicurezza + Dignità + Cittadinanza + Democrazia = Legalità”. L’iniziativa si è svolta in località Cepa, in un bene confiscato alla ‘ndrangheta, oggi sede della Cooperativa Terre Joniche e dei Campi della Legalità organizzati da Libera.
L’incontro ha rappresentato un momento di confronto tra dirigenti sindacali nazionali, regionali e territoriali e rappresentanti del mondo dell’associazionismo impegnato nella lotta alla criminalità organizzata. Al centro del dibattito: diritti dei lavoratori, tutela della sicurezza sul lavoro, lotta al precariato, contrasto al lavoro nero e difesa della democrazia.
CGIL: il lavoro dignitoso è la prima forma di legalità
Tania Scacchetti, Segretaria Generale SPI CGIL Nazionale, ha sottolineato l’importanza del lavoro sicuro e dignitoso come primo strumento di contrasto all’illegalità. Antonio Di Franco, Segretario Generale FILLEA CGIL Nazionale, ha denunciato l’assenza di un piano serio da parte del Governo in materia di sicurezza sul lavoro e ha chiesto l’istituzione di una procura nazionale per i reati su salute e sicurezza.
Il valore dei beni confiscati alla mafia
Sul palco anche Carmelo Gullì, Segretario Generale SPI CGIL Calabria, che ha ribadito l’importanza del referendum come strumento per rivendicare i diritti costituzionali legati a lavoro e salute. Simone Celebre, FILLEA CGIL Calabria, ha legato strettamente i quesiti referendari al tema della legalità e dei diritti nei luoghi di lavoro.
Gianfranco Trotta, Segretario Generale CGIL Calabria, ha ricordato la costituzione di parte civile della CGIL in processi contro lo sfruttamento del lavoro e il caporalato, evidenziando l’importanza del voto come atto di partecipazione democratica.
Libera e sindacato uniti per il riscatto del territorio
Durante i lavori, coordinati da Claudia Carlino (Segretaria Nazionale SPI CGIL), è stata ribadita la sinergia tra SPI CGIL e Libera, con l’obiettivo comune di promuovere la cultura della legalità attraverso esperienze concrete come i Campi della Legalità. Mariano Di Palma, dell’Ufficio di Presidenza Nazionale di Libera, ha evidenziato come la gestione dei beni confiscati, come nel caso della Cooperativa Terre Joniche, rappresenti una concreta possibilità di sviluppo e riscatto sociale.
All’incontro hanno partecipato anche Enzo Scalese (CGIL Area Vasta), Raffaella Conci (Terre Joniche – Libera Terra) e Carolina Girasole, già sindaco di Isola Capo Rizzuto. Fonte: Il Crotonese