Difficile davvero credere che non si emozionerà questa sera (ore 20.45, diretta su Rai 1 – arbitra il portoghese Pinheiro), quando allo Stadio di Bergamo risuoneranno le note dell’Inno di Mameli a salutare la sua prima panchina da Commissario Tecnico. Gennaro Gattuso è ‘carico a molla’, consapevole che dopo la brutta sconfitta di giugno in Norvegia non sono più concessi passi falsi. Con l’Estonia bisogna vincere, meglio se con tante reti di scarto, ma senza farsi ossessionare da goleade che, come ha giustamente sottolineato il Ct, non fanno parte del DNA della Nazionale: “Non ho il tempo di emozionarmi – esordisce in conferenza stampa – ho troppe responsabilità addosso. Forse domani vedendo mamma e papà in tribuna un po’ di emozione ci sarà, ma adesso sono molto concentrato. Non dormirò per i pensieri sulle soluzioni e i giocatori da mettere in campo, non per l’emozione. Sappiamo che abbiamo un compito difficilissimo, ma ce la metteremo tutta per raggiungere il nostro obiettivo”.
Dopo aver ricordato Giorgio Armani (“una grande perdita, ha portato lustro a noi italiani nel mondo”), il Ct ha espresso tutta la sua soddisfazione per i primi quattro giorni di raduno a Coverciano: “Non potevo immaginare cose migliori. Ho trovato un gruppo di ragazzi che si sono messi a disposizione, così come tutte le persone che lavorano all’interno della Federazione. C’è stato un lavoro quasi perfetto e penso che domani vedremo una grande partita”. Assodata la difesa a quattro, ma con costruzione a tre, Gattuso non dà altre indicazioni sul modulo e sull’undici che scenderà in campo: “Vedremo domani, i numeri non sono importanti. Sappiamo quello che vogliamo fare e abbiamo preparato la partita molto bene”.









