di Giuseppe Passavanti
GARBATISSIMA SIGNORA CINZIA BETTELINI (commissario straordinario Asp di Cosenza in scadenza di mandato ma formalmente ancora in carica, ndr),
mi permetta di rivolgerle alcune piccole domande da cittadino-utente di una sanità che resiste con poche armi sul fronte di una pandemia che ha messo in ginocchio regioni ben più attrezzate della nostra in materia di assistenza sanitaria.
1- potrebbe dirci se si sta occupando solo della voragine di debiti che ha trovato in quel di Cosenza ed in tal caso se ha portato in Procura i nomi dei 40 e più ladroni autori del debito, le date e gli importi dei saccheggi ecc. ecc?
2 –cosa ha fatto per l’emergenza Covid19? Ma noi avremo la 20, la 21 e di questo passo non sopravvivremo. Non credo che i suoi blitz a Rossano possano essere fruttuosi, perché non ritengo lei possa e debba spostare un reparto come farebbe col salotto di casa sua o col tinello della sua dependance. I dializzati sono esseri umani che soffrono le pene dell’inferno.
3- debiti a parte perché non ha allungato il suo tour con caffé al bar dell’ospedale, mi auguro da asporto, a Cariati e poi a Trebisacce? Chissenefrega dei debiti, apra una struttura di queste, ci realizzi un centro Covid dedicato e quest’area potrà essere autosufficiente. Perché non lo fa, chi glielo impedisce? Cosa si frappone fra una soluzione semplice e una scelta che tutti criticano, come quella del Giannettasio di Rossano?
4- non oso pensare che in presenza di atti che autorizzano assunzioni di personale medico ed infermieristico, si debba sottrarre personale da altri reparti già in sofferenza.
Cara signora, forse nessuno le ha raccontato che molti cervelli calabresi operano nel mondo e rappresentano le eccellenze in ogni campo, scusi l’autoreferenzialità per i calabri. Alcuni sono rimasti da queste parti, hanno lavorato per il bene comune, potrei farne un elenco infinito ma evito per non mancarne qualcuno.
Concordo sul fatto che non siamo (sono) stati in grado di gestire la sanità e che i 40 ladroni l’hanno saccheggiata ma oggi non è il tempo dei tre per due al contrario, oggi si deve agire senza risparmio e fare presto.
Egregia signora Cinzia, di Cotticelli è stato detto tutto, ipnotizzato da Maria? Dall’usciere? Boh, sta indagando lui stesso….
Ma Zuccatelli che incitava i ragazzi a scopare (non col mocio vileda perché lui il suo “coso“ lo usa come catetere) cosa potrà pensare una mamma di famiglia? Quale approccio fantastico il compagno Zuccatelli potrà fornire alla sanità calabrese dopo i morti di Torano e le pomiciate col bacio interrotto al quattordicesimo minuto che la Pfizer vuole brevettare?
Mi auguro che Speranza richiami i molossi di cartapesta, a noi serve un leone, uno con le palle (scusi il linguaggio zuccatelliano ma a sentirlo in quell’intervista si resta condizionati), uno che venga da queste parti e metta la spesa sanitaria privata a confronto con l’ipotetica quanto indifferibile riapertura degli ospedali di Cariati e Trebisacce, che di vite ne hanno salvate tante.
Ah, dimenticavo: lo sa che in ospedale non si entra e che tantissimi colleghi cardiopatici senza Utic, chiusa da 11 mesi, vivono nell’ansia più profonda. Provare per credere scrivo agli scettici ed ai cretini Ciaomammisti (specie diffusasi in Calabria con l’avvento dei social e che può dare dipendenza).
Buone cose signora.