La Calabria sempre più ostaggio delle fiamme: la mappa degli incendi di Ispra sconfessa il solito Occhiuto

Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Calabria, come sorge il  sole, un calabrese si sveglia e sa che dovrà correre più di Roberto Occhiuto o verrà ucciso dalla sua cazzata del giorno.

Quella che vedete sopra è la Mappa degli incendi di luglio dell’Istituto ISPRA 2023, LA VERA CARTINA e non certo quella che ha fatto vedere ieri il presidente della Regione, evitandoci almeno di esporre la sua faccia di culo e di farci ascoltare il suo improbabile e ridicolo “idaliano”. 

In questa prima metà di agosto è incontenibile, una cazzata dietro l’altra, anche noi abbiamo difficoltà a tenerne conto e a riferirne. Ne spara a raffica, è proprio portato, i cosentini ormai dicono che è peggio del fratello – che pure viene chiamato da tutti cazzaro -, si vede che è un’attitudine naturale, un dono ricevuto direttamente da nostro Signore, forse a questo punto una caratteristica di famiglia.

L’altro giorno l’abbiamo lasciato nelle vesti di Bronzo di Cusenza a lanciare la candidatura della Calabria al match Zuckerberg vs  Musk e oggi ce lo ritroviamo nei panni di Capitan Trinchetto che ha sconfitto i piromani e gli incendiari nella nostra regione con l’uso di 32 droni da lui diretti e capitanati. Cala Trinchetto, verrebbe da dire. Niente è più forte di lui, ha la cazzata innescata in automatico che  deve sparare a raffica ogni santo giorno. La complessità sta a lui come un drappo rosso ad un toro, come la modestia a Matteo Renzi o l’intelligenza a Matteo Salvini.

L’ultima strabiliante avventura del nostro Capitan Trinchetto è il post pubblicato qualche giorno fa in cui ci annunciava che “La Regione Calabria, grazie al sistema di monitoraggio con i droni portato avanti in sinergia con le Forze dell’Ordine, e grazie al monitoraggio a terra ad opera degli operai forestali e dei volontari, sta salvando ettari ed ettari di natura che fino a poco tempo fa venivano completamente distrutti per mano dell’uomo. La deterrenza e il controllo costante del territorio funzionano più di ogni cosa”. Per avallare  questa sua tesi pubblica due grafici, il primo con gli incendi del 2021 e il secondo con gli incendi del 2023 con la scritta area controllata dai droni.

Ci sarebbe da ridere se  non fossimo di fronte ad un chiaro caso di mistificazione e falsificazione della realtà. Oltre 15 mila km quadrati, uno sviluppo costiero di 788 km,  oltre il 41% del territorio occupato da montagne, un altro 42% occupato da colline, 4 parchi nazionali e regionali e Lui il nostro Capitano Trinchetto ci viene a dire che 32 droni da lui capitanati hanno sconfitto piromani e incendiari e bloccato gli incendi.

Sempre lui nei suoi collegamenti giornalieri su facebook ci ha comunicato che ben 32 piromani sono stati denunciati e arrestati. Speriamo solo che non siano tutti come il nonno e il suo nipotino di Zungri su cui ha lanciato una campagna  infame  facendoli passare per dei delinquenti e sbattendoli come mostri su internet e su tutti i giornali e televisioni italiane. Una pagina vergognosa di vero e proprio linciaggio di un ragazzino e di un nonno, persone semplici e indifese, a cui si è associata tutta la stampa nazionale e locale e perfino il garante dell’infanzia.

Nessuno, dicasi nessuno, dei tanti giornalisti e opinionisti che conducono battaglie garantiste e in difesa degli ultimi ha speso una parola, nessuno ha sentito la necessità di avvicinare questa famiglia per far dire le proprie ragioni. Eppure il comune di Zungri si trova a due passi dalla zona industriale di Vibo Valentia dove ha sede il gruppo televisivo LaCnews. Condannati al rogo senza processo e senza difesa.

Adesso abbiamo quest’altra mistificazione della realtà. Già l’anno scorso se n’era uscito con la sparata che la Calabria era la regione più virtuosa e ammirata d’Italia. Adesso ci ritorna, lo ripetiamo, è più forte di lui, è un portatore sano di cazzate. I dati vengono distorti e  piegati ai propri desideri. Ma di che cosa cancia Capitan Trinchetto Occhiuto. Qualcuno bravo che sappia leggere i dati forse si troverà nello staff che si è portato a Germaneto. Se c’è gli spieghi i dati forniti, non più tardi di una settimana fa, dall’Ispra.

L’Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) ci ha comunicato l’8 agosto che nel periodo compreso dal primo gennaio al sei agosto 2023 le aree bruciate in Italia hanno raggiunto i 59.000 ettari (ha), di cui oltre 9.400 di ecosistemi forestali. Il 93%  di queste aree ricadono in due regioni: la Sicilia, prima con il 75% e al secondo posto ci siamo noi, la Calabria, con il 18%. Nel rapporto si legge che “la provincia di Palermo risulta la più impattata (oltre 15.500 ha, di cui il 20% foreste), a seguire la provincia di Reggio Calabria (8.500 ha, il 18% di foreste), la provincia di Messina (5.200 ha, il 19% di foreste) e la provincia di Siracusa (4.200 ha, il 24% foreste)”.

Per tradurre in soldoni: mentre in Sicilia sono andati bruciati otre 41 mila ettari di terreno, in Calabria siamo a oltre 7 mila ettari, seconda regione per incendi nel 2023. Che cacchio ha da festeggiare Capitan Trinchetto Occhiuto non lo si capisce. Per quanto riguarda poi i  presunti  incendiari scoperti da Occhiuto con i suoi droni, a fronte delle 32 segnalazioni, vi è un dato del 2022 che ci dice che sono stati  contestati ben 611 reati e andando più indietro, secondo un rapporto di Legambiente, in Calabria tra il 2018 e il 2022 sono stati accertati quasi tremila reati. Ciò mostra come anche la campagna di Capitan Trinchetto Occhiuto sia tutta una fuffa, una bufala, ad uso e consumo solo dei suoi più irriducibili sostenitori che ancora oggi scrivono: “Grazie Presidente, complimenti”, Complimenti per l’incapacità a fronteggiare le drammatiche emergenze della nostra regione, buttandola sempre in propaganda. Ma già molti si stanno svegliando come abbiamo visto dai commenti sarcastici di tanti suoi ex elettori.

Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Calabria, come sorge il  sole, un calabrese si sveglia e sa che dovrà correre più di Roberto Occhiuto o verrà ucciso dalla sua cazzata del giorno